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Acque di balneazione, dopo l’allarme arrivano le risposte

Nonostante il monitoraggio dell’Arpa che hanno dato esito di balneabilità, le acque lungo la costa del Capo di Leuca sono ancora torpide a causa della mucillaggine

 

Situazione sotto controllo dei depuratori delle acque reflue che scaricano in mare, ma i dubbi restano ancora tra residenti, turisti e villeggianti che hanno sceltola costa adriatica salentina per trascorrere le vacanze. Intanto i sindaci dei comuni dell’hinterland tricasino rassicurano i propri residenti ed ospiti sullo stato di buona salute delle acque del mare.
Antonio MusaròIl sindaco di Tricase, Antonio Musarò (nella foto), che quotidianamente è in stretto contatto con l’Arpa Puglia del dipartimento provinciale di Lecce, rassicura la cittadinanza che le acque di Marina Serra e Tricase Porto sono idonee alla balneazione in base ai risultati dei campioni prelevati dal personale Arpa. “Ritengo che si tratti delle acque meteoriche cadute nei giorni scorsi -spiega il primo cittadino di Tricase- che a contatto con le acque del mare generano una copiosa schiuma bianca. Preoccupato delle insistenti segnalazioni da parte di molti cittadini allarmati per lo stato delle acque di balneazione, al fine di rassicurare gli stessi, abbiamo richiesto all’Arpa ulteriori analisi delle acque, auspicando che fossi preventivamente informato della data di prelievo per potervi assistere personalmente. Purtroppo -conclude Musarò- il leggero vento di scirocco e il mare calmo non hanno permesso alle correnti marine di spazzare via la mucillaggine che stagnava sotto costa nei giorni scorsi. Sono fiducioso che fra qualche giorno, non appena le condizioni meteorologiche lo permetteranno, le preoccupazioni dei cittadini cesseranno”.
Intanto l’Arpa (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la protezione dell’Ambiente) ha trasmesso al Comune i risultati delle analisi delle acque prelevate il 16 giugno scorso in zona porto, a 500 metri a sud dell’area portuale, al canale del Rio e a Marina Serra, che evidenziano l’idoneità alla balneazione. “Per quanto concerne la richiesta di assistere alle operazioni di prelievo -risponde al sindaco il direttore Roberto Bucci– si ritiene che nulla osti e che il personale Arpa esegue i campionamenti imbarcandosi su mezzi navali della Guardia di finanza, presso  il cui comando sarebbe opportuno rivolgere la richiesta”.
Quanto alle ipotesi del presunto inquinamento del mare dovuto al cattivo funzionamento dei depuratori che generano danni ambientali, il responsabile tecnico dell’Ufficio Ambiente del Comune di Tricase, Concetto Scuderi, tranquillizza turisti e villeggianti che l’impianto del canale del Rio funziona a norma, il tutto avvalorato dalle analisi eseguite lungo la fascia costiera. Certo, operatori turistici e commercianti sono fortemente preoccupati per i danni economici che stanno subendo, poiché molta gente ha abbandonato la costa del basso adriatico. Secondo i pescatori la sostanza che rende torbide le acque è mucillaggine che, ciclicamente, si presenta all’avvio di stagione lungo le nostre coste. Non appena cambieranno i venti, tutto si allontanerà e i bagnanti potranno tuffarsi nelle limpide acque che da sempre hanno caratterizzato il Salento, dove mare, terra e clima lo promuovono a pieni voti. Il nostro territorio rimane il pezzo forte della Puglia e la crescita consolidata degli anni scorsi troverà certamente riscontro nei prossimi giorni.
Ampia fiducia, quindi, e nessun allarmismo.

Giovanni Nuzzo