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A rischio il posto di lavoro dei dipendenti del depuratore

Il 31 dicembre scadrà il contratto per i dipendenti dell’impianto di depurazione. Parlano i lavoratori che chiedono aiuto alle istituzioni

 

Da mesi nel Salento si respira aria di crisi, per le aziende e soprattutto per i relativi dipendenti che si ritrovano senza lavoro e a portare avanti una famiglia. Dopo i casi Adelchi, Copersalento, Ses, arriva a Galatina la preoccupazione per i lavoratori dell’impianto di depurazione. I dipendenti “vedono” oramai il 31 dicembre alle porte e con ciò lo spettro del licenziamento. Visione, in passato più volte concretizzata, con una frequenza matematica, e puntualmente verificatesi ogni fine anno, negli ultimi cinque anni.
In questi anni sono state tante le richieste dei lavoratori rivolte agli enti competenti per superare il problema ambientale ed occupazionale ma ad oggi questi sforzi non hanno portato ad alcuna soluzione. Gli stessi, pertanto, per le “esperienze maturate sul campo” sostengono che la gestione di detto impianto non potrà più passare attraverso gestioni provvisorie, affidate a ditte private, che minano sia la stabilità dei lavoratori sia la stessa conduzione e sostengono che la gestione del depuratore dovrà avvenire con la stessa Aqp (già affidataria della gestione delle reti idriche fognanti della relativa area industriale). In tal modo si avrebbe un beneficio ambientale perché la quantità d’acqua fornita da Aqp alle aziende sarebbe nota ed identica a quella trattata presso il depuratore con il controllo immediato ed incrociato della continuità fisica del ciclo dell’acqua. Inoltre, la soluzione Aqp garantirebbe la stabilità delle unità lavorative attualmente presenti su detto impianto, il quale troverebbe l’unica copertura economica attraverso la corresponsione dei canoni di depurazione versati dalle ditte collettate ad Aqp (gestore di reti e depuratore).
Nei giorni scorsi sui mezzi di informazione locale è parsa l’interrogazione fatta dal Consigliere Regionale Piero Manni al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all’assessore Onofrio Introna circa la risoluzione del problema depuratore di Galatina che si trascina ormai da cinque anni. Intanto i lavoratori invitano le istituzioni a percorrere una strada unitaria e che tengano conto di quanto sopra esposto ed auspicano che si superi anche il problema ambientale determinato dalla chiusura dell’impianto prevista per fine anno. Si apprende, ancora, sempre dalla stampa, dell’accordo tra Provincia di Lecce, Comuni di Galatina e Soleto, Consorzio Asi per il rifacimento del manto stradale della Provinciale 362 Lecce-Galatina.
Una domanda degli stessi lavoratori e che riportano agli enti interessati è la seguente: si è pensato alla sostituzione anche di quelle tubazioni di condotta rimaste ancora rotte? Tutto, al fine di garantire l’arrivo presso l’impianto di tutti i reflui collettati. I lavoratori portano, infine, a conoscenza che i dipendenti dell’impianto permangono in stato di agitazione, pur garantendo il servizio, a causa dei reiterati ritardi di quanto loro dovuto da parte dell’attuale gestore provvisorio Emes Srl e che manterranno l’agitazione finché non sarà garantita loro una continuità lavorativa dopo il 31 dicembre di quest’anno.

 

Paolo Antonio Franza