Dopo la sospensione di due anni a causa della pandemia, domenica 29 gennaio Porto Cesareo ha celebrato Sant’Antonio Abate con la tradizionale accensione della fòcara nello spiazzo dello scalo d’alaggio.
La festa, organizzata dal Comune di Porto Cesareo e dal Comitato Festa Sant’Antonio con l’apporto di Ezio Calcagnile che dopo il nonno e il padre, porta avanti col figlio la tradizione partita dalla sua famiglia, è giunto alla sua 86esima edizione. Nel 1937 infatti Oronza Colelli si rivolse in preghiera a Sant’Antonio chiedendo il ritorno del figlio, Edmondo Martina, dalla guerra in Etiopia. Quando ormai sembrava non ci fossero più speranze per quel giovane soldato, la donna gridò quasi al miracolo: Edmondo tornò a Porto Cesareo, sano e salvo. Da allora, per ringraziare l’abate protettore di fuoco e animali, Porto Cesareo celebra la festa solenne a fine gennaio.