Cerca

A Palazzo Gallone segretario generale part-time

La decisione adottata dal sindaco di ridurre a (sole) 12 ore settimanali l’esercizio del servizio di segreteria comunale fa andare su tutte le furie alcuni segretari comunali del territorio
 
Il Consiglio comunale di Tricase ha deciso di ricorrere ad un segretario “part-time”, giustificando tale scelta in ottica di risparmio dei costi e sostenendo che “l’onere di segretario generale” del Comune, per i restanti quattro giorni a settimana, può benissimo essere affidato alla vicesegretaria e che i caposettore sono talmente competenti da non avere bisogno di un segretario a tempo pieno. I segretari comunali contestano, dal canto loro, questa delibera. “Un’Amministrazione comunale a scappamento ridotto?”: è questa la domanda che essi pongono al primo cittadino di Tricase in un documento di protesta ad egli indirizzato. “Nei Comuni -sostengono Graziana Aprile, Francesco Arena, Marcella De Carlo, Nunzio Fornaro e Roberto Orlando– la legge ha riservato questo incarico al segretario comunale, funzionario pubblico vincitore di concorso a livello nazionale, con un percorso di reclutamento, di formazione e di collegamento con il Ministero dell’Interno. Ma per il sindaco Coppola tutto questo non serve”. 
I segretari ribadiscono ancora che il controllo di legalità, cui è preposto il segretario, è tanto più importante da quando sono stati aboliti i Coreco (Comitati regionali di controllo). “Tutti i sindaci del territorio -continuano- e la stessa associazione dei Comuni valorizzano l’apporto del segretario, riconoscendo allo stesso il ruolo e le funzioni che gli sono propri. Tutti, ad eccezione del sindaco Coppola. L’astio nei confronti della categoria dei segretari dimostrato in più occasioni dal sindaco tradisce un livore incomprensibile e incompatibile con la serenità che dovrebbe contraddistinguere chi persegue il pubblico interesse”. Decine di sentenze della Corte dei conti -concludono poi i firmatari- testimoniano la responsabilità di segretari ed il loro ruolo di doverosa collaborazione nell’accertamento della conformità alla legge. 
“È vero -ribadiscono- che il segretario generale è nominato dal sindaco ma anche i funzionari o i dirigenti comunali  hanno un rapporto fiduciario con lui e sono in teoria influenzabili dalla politica, come l’ingegnere Coppola, nella sua esperienza prima da caposettore e poi da sindaco sa benissimo. La Convenzione oltre a concedere poco tempo al lavoro del segretario, produce inoltre il risultato di avere un funzionario licenziabile su due piedi, senza neanche preavviso e giusta causa”. Questo stato di continua precarietà –concludono- determina  di fatto lo svuotamento della incisività del ruolo del  segretario.
 
Giovanni Nuzzo