Cerca
presepe-pasquale-cutrofiano

A Cutrofiano terza edizione del “Presepe Pasquale”

Fino a domenica 7 aprile il centro pastorale “Opere Antoniane” di via XXV Aprile ospita l’iniziativa nata da un’idea di don Emanuele Vincenti

Dall’Annunciazione alla Resurrezione: grazie a un’idea di don Emanuele Vincenti, parroco della parrocchia Santa Maria della Neve, a Cutrofiano rivivono le suggestive scene della nascita, della vita, della passione, della morte e della resurrezione di Gesù. Si tratta dell’attesa terza edizione del “Presepe Pasquale”, che può essere visitato al centro pastorale “Opere Antoniane” di via XXV Aprile, 2 con il seguente calendario:GIOVEDI 28  marzo dalle ore 20 alle ore 23.30; VENERDI  29  marzo dalle ore 9 alle ore 11; DOMENICA 31 marzo dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 17 alle 21; SABATO 6 aprile dalle 17 alle 20; DOMENICA 7 aprile dalle 18 alle 20.

Si tratta di un allestimento molto realistico che si avvale di un’accurata e dettagliata fattura d’insieme, il tutto realizzato grazie al lavoro di maestri artigiani, degli animatori dell’oratorio parrocchiale e alla collaborazione dei volontari di alcune associazioni del territorio che coordinano le visite delle scolaresche.
Il “Presepe Pasquale” di Cutrofiano passa dall’Annunciazione, all’Albergo in cui Maria e Giuseppe non trovano rifugio, alla nascita di Gesù nella capanna con l’arrivo dei Re Magi; alla fuga della santa Famiglia verso l’Egitto per sfuggire alla strage degli Innocenti, al fruscio dell’acqua del fiume Giordano, in cui Gesù viene battezzato da Giovanni Battista, alla raffigurazione del meraviglioso miracolo delle nozze di Cana, fino all’ingresso a Gerusalemme.
Nei vicoli della Città Santa il visitatore potrà contemplare l’Ultima Cena con la lavanda dei piedi per poi osservare l’orto del Getsemani e la casa di Erode dove Gesù viene coronato di spine. Infine il sentiero del calvario, la crocifissione, la deposizione nel sepolcro e la scena della Resurrezione.
“Se la Natività è immersa in un’atmosfera di mistero e d’imponenza e suscita sentimenti di amore e tenerezza, proseguendo nella rappresentazione della Passione emerge tutta la tragicità di un rifiuto e della condanna di un innocente, provocando afflizione e tristezza – sottolinea don Emanuele Vincenti – Percorrere la Via Crucis fino al suo compimento avvicina gli spettatori alla sofferenza inflitta a Gesù lungo la via verso il Calvario, stimolando un atteggiamento di ascolto, una dinamica di accoglienza del dono della Sua vita  e un coinvolgimento che parte dal cuore e genera contemplazione”.

Info: tel. 3275659888.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *