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A Castiglione primi disagi (e proteste) per gli ospiti della Tenuta Del Monte

Da giorni i profughi africani ospitati presso la masseria della frazione di Andrano lamentano diritti non garantiti. I proprietari della struttura: “Sono vittime dalle bugie di soggetti esterni”
 
Dopo l’iniziale entusiasmo, i 101 profughi africani alloggiati presso la Tenuta Del Monte di Castiglione hanno cominciato a rivendicare nei giorni scorsi alcuni diritti, a loro dire, non garantiti dalla proprietà della struttura; in particolare, i documenti per il permesso di soggiorno e i pocket-money, cioè dei buoni-ticket da spendere presso esercizi commerciali convenzionati. 
L’allarme è al momento rientrato, ma abbiamo chiesto ad Antonio Nicolardi, uno dei proprietari della tenuta, come si sia sviluppata la vicenda: “Come hanno dimostrato le autorità e l’Asl, i ragazzi godono di tutti i diritti e servizi che abbiamo l’obbligo di garantire e, anzi, per spirito umanitario, siamo andati anche oltre a ciò che ci impone il contratto. Purtroppo, alcuni individui di Castiglione hanno fomentato contro di noi i ragazzi che stiamo ospitando, accusando mio fratello Gianfranco di essere il responsabile del mancato rilascio dei documenti e di sfruttare questa situazione per interesse personale. Della questione, però, è competente, come si sa, la Questura. Non spetta a noi nemmeno la distribuzione dei buoni-ticket e d’altronde nessun commerciante locale ha voluto aderire all’iniziativa. Si tratta di un atteggiamento razzista di alcuni soggetti invidiosi che hanno ingiustamente illuso i ragazzi e che sono stati segnalati e denunciati alle autorità competenti”.
Diversa la versione di Philip, punto di riferimento per il gruppo degli ospiti: “Non abbiamo parlato con nessuno che abbia tentato di metterci contro i proprietari. Noi abbiamo bisogno dei documenti e le autorità hanno garantito che entro due settimane ne entreremo in possesso. I problemi che abbiamo lamentato non sono ancora stati completamente risolti, ma adesso la situazione si è schiarita e probabilmente migliorerà”. 
Katia Botrugno, consigliere comunale di maggioranza, è intervenuta a nome dell’Amministrazione comunale di Andrano, chiedendo alla proprietà “di aprirsi ad autorità, istituzioni e associazioni, inizialmente non coinvolte nel progetto. L’Amministrazione solleciterà la commissione deputata al rilascio dei permessi di soggiorno e ha dato ai ragazzi la possibilità di usufruire del telefono del comune per parlare coi loro cari in attesa dei pocket-money, per i quali si tenterà di convincere i commercianti ad aderire alla convenzione. Vogliamo garantire una maggiore concertazione delle iniziative e per questo il Comune svolgerà un ruolo di mediazione tra le parti”.  
 
Alessandro Chizzini