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Autisti esposti all’amianto, Confintesa chiede un tavolo urgente al Ministero

I sindacalisti Paola Mita e Marco Frangillo: “Decine di autisti della Stp di Lecce per anni hanno operato a bordo di mezzi coibentati con materiali nocivi” 

Ex autisti della Stp di Lecce per anni esposti all’amianto. L’allarme lo lanciano Confintesa Trasporti e Confintesa Puglia, che hanno presentato una richiesta formale al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’apertura di un tavolo di confronto urgente per il riconoscimento agli ex lavoratori dell’azienda dei loro diritti.

“Tra il 1977 e il 2003 – dichiarano  Paola Mita Segretaria generale di Confintesa Puglia e Marco Frangillo Segretario Generale Confintesa trasporti –  decine di autisti hanno operato a bordo di autobus coibentati con materiali nocivi e in aree industriali ad alto rischio, come l’Ilva di Taranto e la Montedison di Brindisi. Nonostante le domande presentate agli enti previdenziali e assistenziali, come Inps e Inail, per il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 257/1992, queste sono state respinte senza adeguate verifiche.

Confintesa denuncia una grave disparità di trattamento: mentre i meccanici della stessa azienda hanno ottenuto il riconoscimento dei benefici per l’esposizione all’amianto, gli autisti sono stati esclusi. La situazione si aggrava con il riscontro di patologie legate all’amianto in alcuni lavoratori, mentre altri in regioni come Avellino hanno ottenuto il riconoscimento dei loro diritti”.

Confintesa chiede un intervento immediato del Ministero del Lavoro per garantire agli ex autisti della S.T.P. di Lecce il riconoscimento dei loro diritti, tutelando la loro salute e dignità.

“Non possiamo più tollerare – conclude Paola Mita – il silenzio su questa vicenda che riguarda la vita di chi ha servito la comunità esponendosi a un pericolo invisibile ma letale. L’amianto colpisce tutti allo stesso modo, indipendentemente dal ruolo professionale”.

 

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