Il presidente del Lecce ritorna sugli episodi della gara contro il Milan: “Su Almqvist, l’arbitro doveva fermare il gioco”
Non si è ancora spenta la delusione per il 3-0 con il quale il Lecce è uscito sconfitto da San Siro contro il Milan. Perdere contro i rossoneri, per giunta in trasferta, ci può ovviamente stare, ma per gran parte dell’ambiente giallorosso resta l’amaro in bocca per una gara che si è chiusa ben prima del previsto, anche a causa dei due dubbi episodi che ancora oggi fanno discutere: il rigore non concesso ad Almqvist e l’espulsione rimediata da Krstovic.
Nel corso del secondo tempo, l’attaccante svedese è stato atterrato in area da Hernandez, il quale lo ha poi, involontariamente, colpito alla testa col ginocchio; l’arbitro ha lasciato proseguire il gioco con il giallorosso dolorante a terra e sul ribaltamento dell’azione Leao ha siglato il 3-o che ha praticamente chiuso la gara. Poco prima del termine della prima frazione, invece, Krstovic tenta di stoppare il pallone al volo ed alza gamba proprio mentre giunge Chukwueze; il centrocampista rossonero viene colpito al petto e resta a terra dolorante, con l’arbitro Massimi che opta per l’espulsione diretta dell’attaccante montenegrino.
Se nel primo caso si è concordi nel ritenere che il gioco avrebbe dovuto quantomeno essere interrotto, l’espulsione è stata giudicata dalla maggior parte degli addetti ai lavori una decisione corretta, seppur al limite; ciò che l’ambiente giallorosso lamenta, però, è il motivo per il quale, nel corso di Frosinone-Bologna, Saelemaekers sia stato solamente ammonito per un intervento dalla dinamica molto simile e sicuramente più pericoloso.
I due episodi avevano immediatamente sollevato la rabbia del presidente Saverio Sticchi Damiani, che dopo aver applaudito ironicamente dalle tribune il direttore di gara, aveva abbondonato lo stadio milanese dopo l’intervento su Almqvist e il successivo 3-0.
A mente fredda, il numero uno giallorosso è ritornato sulla gara di sabato, cercando di placare gli animi, ma mostrandosi determinate nelle sue opinioni: “Dobbiamo voltare pagina, è stata una partita sfortunata e gli episodi ci sono andati contro. La squadra c’era, poteva andare meglio in qualche occasione, come in quelle di Gonzalez. Polemiche? Si perdono solo energie, in questo modo. L’applauso? È stato un momento di sfogo. Ci siamo dati una linea da seguire contro un avversario così forte. Certo, l’arbitro doveva fermare il gioco, visto che Almqvist era per terra con un colpo alla testa, o, se non ci arrivava l’arbitro, ci potevano arrivare anche gli avversari, visto che il Lecce si era comportato così più volte coi milanisti. La squadra ha mostrato qualcosa di interessante, siamo tranquillamente in corsa per la salvezza. Preoccupiamoci solo di noi stessi per proseguire fiduciosi il nostro viaggio. I tifosi? Sono sempre straordinariamente encomiabili, sia sul nostro campo, sia in giro per l’Italia”.
La lotta per la salvezza non è assolutamente compromessa. Sono tre i punti di vantaggio sulla zona retrocessione e sabato il Lecce è atteso da un fondamentale scontro diretto contro l’Empoli, dietro di un solo punto e probabilmente galvanizzato dalla bella vittoria contro il Torino. Al “Via del Mare”, senza Krstovic, i giallorossi cercheranno tre punti che potrebbero dare uno slancio decisivo verso quell’obiettivo che si chiama salvezza.
[Foto: pagina facebook “Saverio Sticchi Damiani”]