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Per una Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese

Archeologia industriale, paesaggio e turismo protagonisti dell’incontro in programma sabato 16 gennaio presso l’antica Distilleria De Giorgi

 

Infrastruttura dal grande appeal turistico, la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese, che va da Caposele a Santa Maria di Leuca, è dal 19 dicembre scorso priorità nazionale, presente nella Legge di Stabilità 2016 nel provvedimento espressamente mirato ai percorsi ciclabili e alle ciclovie, finanziato con risorse nazionali. Attraversando tre regioni del Sud, Puglia-Basilicata-Campania, lungo il tracciato dell’Acquedotto Pugliese, il progetto Ciclovia coniuga, nei 500 km di percorso, bellezza paesaggistica, mobilità lenta, turismo sostenibile, recupero e valorizzazione di una infrastruttura già esistente che testimonia quanto sia ricco il patrimonio di archeologia industriale del Meridione. 

Un “itinerario narrativo” unico nel suo genere che unisce luoghi come Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Arneo, entroterra del Salento. Tantissime le tracce da seguire e che oggi possono essere riconosciute come altrettanti esempi di archeologia industriale e di paesaggio: gli impianti di captazione presso le sorgenti, i ponti canale, gli impianti di sollevamento, gli edifici storici di acquedotto, gli impianti di potabilizzazione, i serbatoi pensili, le case cantoniere e le centrali idroelettriche. 

Di questo ed altro si parlerà nell’incontro in programma sabato 16 gennaio alle 17 presso l’antica Distilleria De Giorgi promosso dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale. Parteciperanno il sindaco di San Cesario Andrea Romano, il deputato Pd Salvatore Capone, Cosimo Chiffi del coordinamento dal basso per la Ciclovia dell’Acquedotto pugliese; Vito Palumbo, responsabile Comunicazione esterna Aqp; Antonio Monte, coordinatore della sezione regionale dell’Aipai; Paolo Gandolfi, consulente per la ciclabilità del Ministero Infrastrutture e trasporti.