In Italia sono circa 4 milioni le auto che circolano senza una copertura assicurativa per la responsabilità civile e il Salento con fa eccezione, con una percentuale del 5% rispetto al totale. Chi viola la legge rischia una multa e il sequestro del veicolo, di più se si falsifica il tagliando. E in caso di incidente? Esiste il Fondo di Garanzia, ma le associazioni delle vittime della strada avvertono: “I tempi di risarcimento sono molto lunghi”
Immaginate di uscire di casa la mattina per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola e provvedere alla spesa per il pranzo. Immaginate di essere fermi ad un semaforo della vostra città oppure di procedere lentamente per le vie della stessa. Immaginate che improvvisamente vi arrivi addosso una macchina che colpisce la vostra. Immaginate che chi vi ha colpito improvvisamente faccia retromarcia e scappi. Immaginate che voi, ancora sconcertati per l’accaduto, scendiate dalla vostra macchina e riusciate a prendere il numero di targa, individuando contemporaneamente dei testimoni che abbiano assistito al sinistro. Ecco, adesso provate ad immaginare di rivolgervi alla più vicina stazione dei Carabinieri per denunciare il fatto e quando siete lì vi viene riferito dai militari che chi vi ha causato il danno non è coperto da alcuna assicurazione (RCAuto). Riuscite a immaginare tutto ciò? Bene, adesso immaginate anche che quella giornata sarà l’inizio di un’odissea che vi vedrà protagonisti per fare valere il vostro diritto di avere un giusto indennizzo.
Smettete di immaginare e scendete con i piedi per terra, perché è una situazione molto più ricorrente di quanto si possa pensare. Sì, perché in Italia sono circa 4 milioni i veicoli che girano senza assicurazione di responsabilità civile (c.d. RCAuto) che, ricordiamo è obbligatoria per legge ai sensi dell’art. 193 del Codice della Strada il cui ultimo aggiornamento risale al marzo 2012 e del quale si aspetta un’ulteriore integrazione nel corso di quest’anno.
Quasi l’8% dunque del totale delle auto circolanti nel nostro paese non è assicurata e il Salento non fa eccezione: più del 5%, secondo i dati delle Forze dell’ordine relativi al 2013. Tra questi vanno calcolati anche quelli il cui tagliando è contraffatto e quelli il cui proprietario ha stipulato un contratto di assicurazione con una compagnia estera non autorizzata ad operare sul territorio italiano. In quest’ultimo caso occorre notare che l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass) regolarmente pubblica sul proprio sito web gli elenchi aggiornati delle compagnie assicurative autorizzate e quelle no, invitando i proprietari di automobili a diffidare intermediatori senza scrupoli o di proposte allettanti e molto convenienti facilmente reperibili su internet, ma che di fatto lasciano la macchina non coperta per la responsabilità civile.
Colpa della crisi e del prezzo elevato delle polizze imposte dalle compagnie assicurative? Forse. Ma qualunque motivo è alla base della scelta non assicurare il proprio veicolo non giustifica la scelta di circolare con lo stesso. Ma cosa rischia chi viola la legge e ci si rende responsabili di un sinistro? Poco, molto poco. E i tempi dei risarcimento sono lunghi, molto lunghi.
Incidenti con auto non assicurate: istruzioni per l’uso
Immaginate che il sinistro a cui accennavamo sopra sia avvenuto e voi abbiate ragione, ora le possibilità sono due, a seconda che il conducente del veicolo la cui assicurazione è scaduta da più di 15 giorni o è assente del tutto tagli la corda o meno. Se si assume le sue responsabilità (e non ci sono danni gravi a persone) si procede con una conciliazione privata, esattamente come se egli fosse assicurato ma non volesse mettere di mezzo la sua compagnia per non vedersi aumentato l’importo della polizza. Se non intende assumersi le sue responsabilità o -peggio- scappa in fretta e furia dopo aver causato il sinistro allora è opportuno procedere in questo modo: prendere il numero di targa, contattare immediatamente uno o più testimoni oculari facendosi rilasciare i loro recapiti (verificando la loro disponibilità a testimoniare in un eventuale processo) e recarsi presso la più vicina stazione dei Carabinieri o commissariato di Polizia a denunciare il fatto.
Una volta accertato che il veicolo della controparte non è assicurato e non risulta rubato, le Forze dell’ordine provvederanno a diramare una segnalazione per impedire che l’automobilista si presenti ad un’altra stazione o commissariato denunciando il furto del veicolo in questione prima che sia avvenuto il sinistro che vi ha visto coinvolti, in modo da scaricarsi la responsabilità. A quel punto occorre rivolgersi al Pronto Soccorso del più vicino ospedale e farsi documentare eventuali lesioni anche lievi, andare da un carrozziere e farsi fare un preventivo per la riparazione dei danni alla vostra autovettura. Dopodiché (dal momento che la vostra compagnia assicurativa è di fatto impotente in casi simili) ci si rivolge ad un avvocato il quale vi proporrà due possibilità: affidarsi al Fondo di Garanzia per le vittime della strada o tentare una trattativa privata, minacciando chi ha causato il sinistro di querelarlo (entro 60 gioni) per lesioni, omissione di soccorso e danneggiamento.
La decisione deve essere presa in base all’entità dei danni: al Fondo di Garanzia, istituito già con la L. n. 990 del 1969, è opportuno ricorrere in caso di lesioni personali gravi (con ricovero) e danni gravi alla propria automobile, o nel caso in cui non si è riusciti ad prendere il numero di targa del veicolo non assicurato (la procedura è molto complessa e lunga: mediamente occorrono 10 anni e una gran quantità di documentazione da produrre). In caso di lesioni e danni lievi e non momento in cui è possibile risalire al proprietario del veicolo, occorre sempre tentare la trattativa privata, nella speranza che il soggetto in questione abbia le possibilità materiale di risarcire i danni. In alternativa lo si porta davanti ad un giudice.
Cosa rischia di fatto chi circola senza assicurazione? Secondo l’art. 193 -comma 2 e 3- del Codice della Strada, non è un illecito penale ma solo amministrativo una sanzione da 779 a 3.119 e il sequestro del veicolo (la sanzione viene ridotta ad un quarto dell’importo se entro 15 giorni assicura il veicolo o lo rottama). Discorso diverso in presenza di un tagliando esposto all’interno della vettura visibilmente contraffatto: in quel caso il proprietario risponde del reato di falsità in scrittura privata. E la cosa si fa più seria.