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“Il viale delle Franìte è salvo e diventerà di proprietà comunale”

Il sindaco Antonio Fitto replica alle accuse di non impedire la cementificazione del comparto e aggiunge: “Il nostro obiettivo è la realizzazione del futuro Parco delle Franìte” 
 
Più volte l’area delle Franìte è stata spesso definita il “comparto della discordia”, a motivo della polemica nata negli ultimi tempi nella città di Maglie che vede contrapposti da un lato il neonato “Coordinamento per la tutela del territorio magliese” e dall’altro l’Amministrazione comunale guidata da Antonio Fitto, il quale ci ha spiegato le reali intenzioni della sua Amministrazione nell’affrontare e risolvere al meglio questa delicata faccenda. 
Sindaco Fitto,  esiste un pericolo reale di eccessiva cementificazione per l’area delle Franìte? 
No, assolutamente. Occorre fare un po’ di chiarezza, riprendendo la questione dal principio. Il Piano Regolatore del Comune di Maglie, approvato dalla Regione Puglia nel settembre 2009, prevedeva la lottizzazione del comparto Franìte, con la realizzazione di case adiacenti al viale stesso. Il Piano Regolatore prevedeva che venendo dalla via di Muro Leccese ci fosse una rotatoria dopo i primi 30 metri dello stesso viale e subito dopo un’altra intersezione stradale. Ci si rese subito conto però che questo avrebbe rovinato il viale delle Franìte. 
Come avete pensato di risolvere il problema? 
Dal momento che il Piano Regolatore di fatto ha valore di legge e quindi l’inosservanza della stesso avrebbe portato a conseguenze legali per la nostra Amministrazione, siamo intervenuti in fase di attuazione dello stesso: i progettisti hanno raccolto il nostro invito e si sono confrontati con i quattordici proprietari dei lotti adiacenti al viale, con i quali si è convenuto di salvaguardare quel viale tanto caro ai magliesi. 
E cioè? 
È stata concordata una zona “cuscinetto” di trenta metri delle abitazioni, comprensiva di una zona di rispetto, una pista ciclabile e un’area di parcheggio. Questo per allontanare le abitazioni dal viale. Il parcheggio è anche necessario in funzione della realizzazione del futuro Parco delle Franite, che sorgerà nella parte opposta del viale rispetto alle abitazioni. 
Oltre alla tutela dell’ambiente, quali sono i vantaggi per il Comune di Maglie e i suoi abitanti? 
Dopo aver salvato il viale, grazie alla disponibilità di progettisti e proprietari, abbiamo fatto una cosa in più: abbiamo legato l’accettazione della concessione con il trasferimento al Comune della proprietà del viale e della adiacente zona di rispetto, che, va ricordato, attualmente è proprietà privata, anche se i proprietari consentono il transito ai cittadini. Inoltre in tal modo abbiamo creato i presupposti per il futuro Parco delle Franìte, un progetto ambizioso che vede coinvolti non solo Maglie, ma anche i Comuni di Scorrano e Muro Leccese, ai cui territori appartiene anche l’area del Parco. Nella cessione è compreso il menhir e alla fine del viale è prevista è in fase di realizzazione una piazzetta con basolato in sanpietrini, aiuole e panchine. Quanto è stato fatto finora farà sì che la Regione Puglia possa in futuro concedere il vincolo per l’area del Parco delle Franìte e a creare le basi solide per la realizzazione concreta dello stesso. 
Prospettive di lieto fine, quindi? 
Al di là delle strumentalizzazioni politiche di questa polemica, posso garantire che il sottoscritto (al quale spetterebbe di diritto un posto di rilievo all’interno del “Coordinamento per la tutela del territorio magliese”) come ogni magliese tiene all’area delle Franìte, che diventando patrimonio comunale potrà essere liberamente fruito da tutti.