Diffusi di recente i dati del Ministero del Lavoro sullo stato occupazionale nel nostro territorio per l’anno 2012, tra assunzioni in calo e diffusione di contratti a tempo determinato
A cura di Alessandro Chizzini
Che lo stato dell’occupazione in Italia stia attraversando un momento drammatico non è certo una novità; una situazione che ormai da anni interessa il nostro paese e che l’attuale crisi economico-finanziaria ha esponenzialmente peggiorato. A confermare ulteriormente la gravità di questo quadro ci ha poi pensato la recente ricerca Excelsior, i cui dati sono stati pubblicati negli scorsi giorni dal Ministero del Lavoro.
In particolare la ricerca, presentata lunedì scorso presso la Camera di Commercio di Lecce, fotografa una condizione molto preoccupante per il lavoro la nostra provincia. A tre mesi dalla fine dell’anno solare, i dati (divisi tra il settore industriale e quello dei servizi) hanno rilevato che solo il 14,3% delle aziende salentine prevede di assumere personale nel 2012; nello specifico, il 15,8% del settore industriale e il 13,4% del settore terziario. Le piccole e medie imprese sono quello che risentono maggiormente delle attuali difficoltà: nel settore industriale il 12,4 % delle imprese con un massimo di nove dipendenti ha previsto nuove assunzioni per l’anno in corso, quota che raggiunge il 20,5% per le aziende che occupano tra i 10 e i 49 dipendenti. Nel settore dei servizi questi due dati si attestano all’11,1% e al 23,6%.
Un po’diverso -ma non meno delicato- lo stato occupazionale delle aziende che superano i 50 dipendenti. Il 63,3% delle aziende operanti nel settore industriale ha previsto assunzioni di nuovo personale nel 2012, ma con dati considerati poco significativi statisticamente per le varie categorie di attività. Nel settore terziario, la percentuale raggiunge la soglia del 77,6% con una realtà questa volta positiva per alcune categorie di attività: il 76,3% per il commercio al dettaglio e all’ingrosso e per il commercio e la riparazione di veicoli; l’83,9% per i trasporti e i servizi finanziari; il 76,7% per i servizi d’informazione e i servizi avanzati (quota che raggiunge livelli bassissimi e poco significativi per le aziende di più piccole dimensione); il 65,8% per i servizi operativi.
Nel settore industriale, il dato considerato più importante dalla ricerca Excelsior è il 56,4% delle industrie alimentari che hanno programmato nuove entrate nel loro organico.
La nostra provincia riesce in qualche modo a difendersi a livello regionale e nazionale. Il 12,8% delle aziende pugliesi hanno previsione di nuove assunzioni nell’anno scorso, quota che raggiunge il 14,4% a livello nazionale.