Cerca

Billa, continua la protesta degli ex lavoratori

Momenti di tensione martedì scorso quando i 72 ex dipendenti dell’ipermercato, dal 28 aprile in attesa di conoscere il loro futuro lavorativo, hanno bloccato la Lecce – San Cesario 
 
I lavoratori dell’ipermercato Billa di San Cesario iniziano a cedere davanti all’attesa infinita di conoscere l’esito delle trattative private tra il gruppo Rewe, detentore del marchio, ed il nuovo operatore commerciale di Tricase, Alfredo De Giuseppe, che si è fatto avanti manifestando l’interesse di subentrare nel punto vendita che ha messo in mobilità 72 famiglie dal 28 aprile scorso. Tutti gli ex dipendenti ormai senza lavoro attendono di sapere, dunque, se saranno reintegrati e se potranno contare sulla garanzia di un nuovo posto da parte delle istituzioni. In particolare la tensione è diventata tangibile martedì scorso, quando i 72 lavoratori hanno deciso di bloccare la statale 475 Lecce – San Cesario, con l’obiettivo di non mollare la presa, e di smuovere quelle acque da troppo tempo ferme e stagnanti. 
Nonostante le apparenti buone notizie, gli ex dipendenti non hanno effettiva contezza di chi, tra il Comune interessato e la Regione Puglia, dovrebbe ritornare in possesso della licenza liberata dal gruppo Rewe. “C’è poca chiarezza”, lamenta il referente provinciale di Uiltucs, Piero Fioretti. 
La preoccupazione cresce anche perché i nuovi acquirenti avrebbero posto un ultimatum di 90 giorni che scadrà a metà agosto e, tra le garanzie rivendicate in occasione della protesta, i lavoratori hanno chiesto anche che il sindaco conceda loro la licenza necessaria per il cambio di gestione. 
Il punto è sempre lo stesso, l’eccessiva burocrazia, i tempi lunghi, i tavoli che si susseguono e le soluzioni che sembrano sempre lontanissime. “Le istituzioni dovrebbero spianare la strada -lamentano lavoratori e sindacati- e invece contribuiscono all’allungamento dei tempi”. Il primo cittadino di San Cesario, Andrea Romano, si è recato sul luogo della protesta, assicurando la convocazione urgente di un ulteriore tavolo in Prefettura con il capo di gabinetto Guido Aprea, per chiedere all’autorità prefettizia di accelerare i tempi e riunire intorno allo stesso tavolo le istituzioni del territorio, in attesa, magari, di ritornare a Roma, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico con qualche certezza in più sul futuro occupazionale di oltre 70 famiglie.
I lavoratori, dopo le due trattative saltate con Conad ed un altro operatore nazionale, temono che anche i nuovi accordi con “Stg” possano saltare ma di certo questa paura non li fermerà. I 72 lavoratori, infatti, dal canto loro assicurano, senza perdersi in chiacchiere, che la protesta per tutelare il territorio e i salentini continuerà a oltranza. 
 
Eleonora L. Moscara