Cerca

Vita nuova per il parco e la torre di Belloluogo

Tour di consiglieri e tecnici comunali per verificare lo stato dei lavori di recupero del parco a ridosso della torre del 1300, il cui termine è previsto per marzo di quest’anno
 
Una commissione itinerante, quella di Controllo e Garanzia guidata dalla consigliera Angela Maria Spagnolo, che lascia gli uffici di Palazzo Carafa per verificare di persona a che punto sono i lavori del parco. Parliamo dell’enorme parco naturale che circonda la torre di Belloluogo, poco lontano dall’ingresso nord di Lecce, alle spalle del cimitero. Un’area non proprio affascinante, che confina con la Zona industriale ma che a breve potrebbe diventare un’attrattiva importante per la città. 
Il restauro del parco, finanziato da fondi europei sbloccati dopo anni di attesa, sembra infatti finalmente a buon punto. Due milioni di euro, per il primo lotto, sono già stati spesi dall’Amministrazione comunale che ha recuperato la prima parte dell’area di 13 ettari, costellata di pozzi e melograni, viali e terrazzamenti, dove l’essenza della canfora incontra il profumo dell’alloro. Questo giardino di grande fascino, in cui si dice che Maria D’Enghien, contessa di Lecce e regina di Napoli, amasse passeggiare indisturbata, circonda la torre del 1300, pregevole esempio di architettura militare angioina, con il fossato un tempo pieno d’acqua e le cappelle affrescate all’interno. 
Insieme ai membri della commissione, a visionare i lavori, c’era anche l’architetto Patrizia Erroi dell’assessorato ai Lavori Pubblici. “Il primo lotto dei lavori è stato già terminato ed ha interessato l’area più vicina al cimitero cittadino -ha spiegato la professionista-. Ci troviamo davanti ad un contesto medievale interessato da una serie di sistemazioni interne con verde pubblico, percorsi, illuminazione. Nel corso dei lavori, a cui ha partecipato anche la Soprintendenza, ci sono stati anche dei rinvenimenti archeologici”. 
E mercoledì in commissione ci sono arrivati anche i risultati del progetto che intanto prosegue con il secondo lotto. I lavori sono iniziati nel 2009 e dovrebbero concludersi entro il mese di marzo. La speranza dell’Amministrazione comunale è infatti di portare a termine i lavori quanto prima, “dotando la città di un parco meraviglioso -spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti– che rappresenta anche una importante testimonianza della Lecce medievale”. Una volta ultimato, il parco sarà infatti, una risorsa viale per la città, in cui la carenza di aree verdi pubbliche rappresenta un annoso problema. 
L’Amministrazione provinciale avrebbe voluto ovviare a questa carenza mettendo a disposizione del Comune di Lecce il parco dell’ex sanatorio che si trova sui viali della circonvallazione, ma alla fine l’accordo con la Asl, proprietaria dell’immobile, non venne trovato. Ad oggi quindi, Lecce può contare solo sul piccolo e affollato polmone verde della villa comunale, che ha però le caratteristiche del giardino ottocentesco nel cuore della città e non certo quelle del parco. Per una scampagnata, invece, bisogna raggiungere il parco di Rauccio, poco lontano da Torre Chianca. Ovviamente, una volta ultimato il parco avrà bisogno di una corretta gestione che lo renda veramente fruibile. E sulla questione la consigliera Spagnolo già avverte: “È importante che il parco venga gestito in maniera corretta, si dovrà trovare un modo affinché tutti coloro che si occuperanno di manutenzione, gestione e sicurezza lavorino insieme”. 
 
Alessandra Lupo