Festival del Cinema Europeo di Lecce “contro” Bifest di Bari: botta e risposta tra Paolo Perrone e Silvia Godelli sulla disparità dei finanziamenti regionali alle manifestazioni
Proprio le presunte risorse non utilizzate a dovere dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Perrone (nella foto a sinistra), rappresentano la punta dell’iceberg di un dibattito politico più che acceso. A cominciare la querelle è stato proprio il primo cittadino di Lecce, tagliando corto sulla questione: “Perché dire che si è dalla parte dei leccesi, quando invece si è dalla parte dei baresi?”, aveva dichiarato in una conferenza stampa convocata per accusare la Regione Puglia di mettere a serio rischio la 13esima edizione del rinomato Cinema del Festival Europeo, a favore di un meno conosciuto Bifest, di scena a Bari e giunto alla sua terza edizione.
“Un festival, il nostro, che ha portato a Lecce personalità della caratura di Krzysztof Zanussi, Carlos Saura, Otar Iosseliani, Andrzej Wajda, Theo Anghelopoulos, Costantin Costa-Gavras, Paulo Branco, Ferzan Ozpetek e tanti altri. E adesso? Ci ritroviamo a dover contare gli spiccioli perché la Regione Puglia ha pensato bene di distribuire, ancora una volta in modo del tutto iniquo, le somme che la Comunità Europea ha destinato a tutto il territorio regionale per incentivare la cultura. Un festival come il Bifest, con sole tre edizioni alle spalle e con una risonanza non eccezionale, ha ricevuto una cifra da capogiro: un milione e 300mila euro di fondi Fesr. Mi aspetto che qualcuno non dica più che è dalla parte dei leccesi però; soprattutto quando da rappresentante di centrosinistra al governo regionale non riesce neppure a rappresentare degnamente le istanze della sua terra. Il Comune di Lecce ha partecipato a entrambi i bandi cultura e spettacolo della Regione, che però prevedevano poche migliaia di euro. A quale bando avremmo dovuto partecipare, per aggiudicarci il megaimporto ottenuto da Apulia?”, aveva sostenuto il primo cittadino, la cui posizione è stata ripresa anche dall’assessore comunale al ramo, Massimo Alfarano e dal consigliere regionale del Pdl Roberto Marti, oltre che dal Movimento Regione Salento.
Proprio in merito ai rapporti con il Movimento guidato da Paolo Pagliaro, Perrone ha aggiunto: “A chi mi accusa di far pagare ai leccesi il prezzo di una alleanza con il Movimento Regione Salento, rilevo il baricentrismo del governo Vendola da molto prima che il movimento nascesse. Non credo che l’istituzione di una nuova regione possa totalmente risolvere questo problema. A Paolo Pagliaro (e questo l’ho sempre sostenuto) riconosco però la capacità di aver aperto un dibattito sul tema”.
Pronta la replica dell’assessore regionale Silvia Godelli (nella foto a destra): “Perrone replica infatti -ha precisato l’assessore- prendendo fischi per fiaschi, lucciole per lanterne, polemizza senza essersi neppure mai guardato le carte. Il mio assessorato ne ha due di avvisi di evidenza pubblica: quello di cui assurdamente parla Perrone è destinato alle Attività Culturali, con scadenza il 30 novembre di ogni anno, mentre quello su cui Perrone avrebbe dovuto presentare la domanda é il programma per lo spettacolo, che scade ogni 31 ottobre, ed è rivolto a soggetti pubblici e privati. È così ormai da sei anni. Ma il sindaco di Lecce per sei anni non se ne è mai accorto. Devo intendere che Perrone e l’organizzatore del Festival del Cinema europeo non si rivolgono neppure la parola? Sarà questo il motivo per cui il Comune di Lecce non presenta la domanda sul bando dello Spettacolo, a differenza da almeno altri cento Comuni della Puglia? Eppure non è così difficile: il cinema è spettacolo e la domanda alla Regione va fatta, appunto, sul bando per lo spettacolo, non su quello delle attività culturali. Ma Perrone non l’ha mai fatta, non se ne è mai accorto o non l’aveva capito”. E il botta e risposta è destinato a continuare.