La candidata, stando ai risultati di un sondaggio della “Troisi Ricerche”, perderebbe nelle primarie con Carlo Salvemini, ma vincerebbe la sfida con Paolo Perrone
Da circa un decennio, i sondaggi politici hanno caratterizzato forse oltremodo le decisioni dei vari esecutivi. Basti pensare ai Governi nazionali succedutisi negli anni, che hanno quasi delegato agl’istituti di ricerca le decisioni più importanti. Attenzione, però, a non fidarsi troppo, in quanto sono molti i casi in cui i sondaggi hanno raccontato verità parziali, ed in alcuni addirittura fuorvianti. Il caso più eclatante è sicuramente stato quello inerente alle penultime elezioni nazionali, dove Romano Prodi venne indicato in vantaggio sul rivale Berlusconi di ben 7 punti percentuali alla vigilia. Come andò a finire? Prodi risultò sì vincitore, ma per soli 21mila voti.
Intanto, per quanto concerne le prossime elezioni amministrative leccesi, la stagione sondaggistica è stata inaugurata da Loredana Capone (nella foto), possibile sfidante di Paolo Perrone, sindaco uscente. La Capone ha reso pubblico un sondaggio dell’istituto “Troisi Ricerche”, basato su un campione di 1.650 persone intervistate tra il 2 ed il 7 dicembre scorsi. I risultati sono stati assai singolari: guardando alle primarie, Loredana Capone sarebbe vittima di una sonora batosta da parte di Carlo Salvemini, che godrebbe del 60,2% dei consensi, contro il suo scarno 26,8%, con l’outsider D’Agata al 3,2%. Se questo risultato venisse confermato, si tratterebbe di un vero e proprio trionfo per Salvemini.
Ma la Capone può contare su un dato che va in controtendenza, in quanto, nell’eventuale sfida che la vedrebbe opposta a Paolo Perrone, ne uscirebbe vincitrice attestandosi al 50,6%, mentre Perrone si fermerebbe al 45,1%. Questo stato di cose ha certamente innescato un grosso dibattito all’interno dell’elettorato del centrosinistra, anche perché c’è ancora un altro dato che fa riflettere, ovvero la possibile seconda affermazione di Capone su Salvemini.
Il campione interpellato, sul quesito concernente chi tra i due sfidanti abbia più possibilità di far proprie le prossime amministrative, premierebbe la Capone accreditandola di un ottimo 43,5%, con Salvemini ancorato ad un non incoraggiante 24,5% e D’Agata all’1,5%. Loredana Capone, alla luce di questi dati, non ha perso tempo a prendere posizione, spiazzando coloro che, all’interno della coalizione, attendevano (e auspicavano) un approccio più morbido: “Votando contro di me alle primarie faranno perdere al centrosinistra le elezioni”, ha affermato. Poi, in merito ad una presunta mancanza di tatto nei confronti di Salvemini, non ha inteso esitare: “Dalla pubblicazione di questi dati ho soltanto da perdere, quello che intendiamo evitare è che il voto a favore di Salvemini sia in realtà un voto contro di me, motivato da una critica contro il Pd di una parte degli elettori del centrosinistra”. In ultimo un invito al collega di partito invitato a lavorare fianco a fianco per battere il centrodestra. Dal canto suo, Salvemini ha inteso laconicamente replicare attraverso Facebook: “Leggo del sondaggio del Pd sulle primarie leccesi, del mio largo vantaggio, delle dichiarazioni di commento rilasciate. È evidente che la decisione di renderlo pubblico risponde ad obiettivi politici precisi”, ha affermato piccato.
Insomma, non proprio un bel clima all’interno del centrosinistra. Cosa che sicuramente fa gongolare Perrone, che nel frattempo ha bollato come “cifre insignificanti” quelle emerse dal sondaggio”. E ancor più diretto nei confronti di Capone, ha affermato che pubblicare un sondaggio in questa fase gli sembri “un segnale di grande debolezza”. Un’opinione che abbraccia quasi tutto il centrodestra, convinto che dall’altra parte vi sia stata una clamorosa autorete.
Francesco Covella