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Adesso è davvero tempo di cambiare

Giuseppe Colafati è il nuovo sindaco di Poggiardo. Il successore di Silvio Astore si presenta ai nostri lettori e alla sua cittadinanza, descrivendo la campagna elettorale appena conclusa e il suo impegno amministrativo
 
Potrebbe aprirsi una nuova epoca per il Comune di Poggiardo. Gli elettori che si sono presentati alle urne gli scorsi 15 e 16 maggio per il rinnovo del Consiglio comunale hanno scelto il loro nuovo sindaco: è Giuseppe Colafati, 44 anni, farmacista. Il nuovo primo cittadino mette così fine a dieci anni di amministrazione di Silvio Astore e ad un periodo totale di vent’anni in cui l’ormai ex sindaco si è alternato alla guida del Comune con il rivale di sempre Aurelio Gianfreda. La lista guidata da Colafati, Libertà e Impegno, si è imposta con 1.726 voti, corrispondenti al 40,73% dei suffragi; LeAli alle Città che sosteneva Donato Rausa si è fermata a 1.544 preferenze (36,44%), mentre la lista di Damiano Longo, Uniti per Crescere, si è dovuta accontentare di 967 voti (22,82%). In attesa della prima riunione del Consiglio comunale e della nomina della nuova Giunta, Giuseppe Colafati ci ha concesso un’intervista proprio nel giorno in cui si è seduto per la prima volta sulla poltrona che occuperà per cinque anni.
Colafati, dopo dieci anni di attività amministrativa in cui ha svolto il ruolo sia di consigliere, sia di assessore, ora si onora di essere il primo rappresentante cittadino di Poggiardo e Vaste. Quali sono le sue attuali sensazioni dopo una campagna elettorale nella quale, almeno all’inizio, sulla sua candidatura regnava un forte scetticismo?
Io ho sempre creduto in questo successo. Ho lavorato molto in questo progetto, puntando sul coinvolgimento dei cittadini e sul confronto con loro. Nonostante non godessi dei favori dei pronostici, non sono mai stato pessimista, anzi sono sempre stato estremamente convinto che il mio progetto potesse essere ben accolto dagli abitanti di Poggiardo e Vaste, ed essi stessi lo hanno confermato con il loro voto. È stata la vittoria della gente; è il voto più bello perché spontaneo e perché dovuto all’entusiasmo generato dalla nostra proposta. Io e la mia squadra abbiamo messo in atto una campagna elettorale in crescendo, promuovendo tra i cittadini la nostra lista ancora prima della sua presentazione ufficiale.
Il risultato elettorale dimostra come questa iniziale scarsa considerazione nei vostri confronti si sia man mano trasformata in un crescente favore, concretizzatosi poi nell’affermazione finale. Che cosa ha spinto, a suo parere, oltre il 40% della popolazione a dare fiducia alla sua persona e alla lista Libertà e Impegno?
Avevamo percepito la voglia di cambiare della popolazione, così abbiamo pensato di impostare un progetto che uscisse da quegli schemi che stavano per essere proposti dai nostri rivali. Questa si è rivelata la scelta giusta. Credo quindi di essere riuscito a interpretare la voglia di cambiamento dei cittadini. Uno degli elementi decisivi per la nostra vittoria è stato l’aver condotto una campagna elettorale basata sull’ascolto, e anche il nostro programma verrà impostato su questa linea, ascoltare cioè tutti i bisogni e le istanze dei cittadini, soprattutto giovani, donne e anziani. Dopo la presentazione delle liste, ci siamo proposti anche nelle case dei nostri concittadini e in tutti gli interventi pubblici ci siamo offerti per quello che siamo: persone che vogliono dare il proprio contributo alle loro due comunità.
A tal proposito, quale può essere un’idonea iniziativa che valorizzi il dialogo con i cittadini?
Penso, ad esempio, ad uno sportello con un numero verde al quale, in determinate ore del giorno, i cittadini possano rivolgersi per denunciare i loro problemi, le loro istanze. Bisogna infatti liberare le piccole esigenze delle persone dalla inutile mediazione politica. Spetta al Comune dare ai cittadini le risposte che attendono; questo è un loro diritto e noi abbiamo il dovere di garantirlo.
Lei ha appena elogiato la sua campagna elettorale e la futura azione amministrativa per la dedizione all’ascolto. È stata però anche una campagna in cui il suo gruppo ha mantenuto dei toni pacati. Anche questo ha contribuito a spostare verso la sua squadra il favore dei cittadini?
Immagino di sì. Nei giorni precedenti il voto, non abbiamo mai fatto polemica. Questa è stata una scelta precisa, presa e condivisa da tutti i componenti della lista. Anche quando siamo stati il bersaglio di qualche accento polemico dai parte dei nostri avversari, come è naturale che sia in queste circostanze, abbiamo sempre voluto evitare di esasperare gli animi. Vorrei anzi sottolineare come abbiamo sempre cercato (e credo si sia riusciti) di tenere alto il livello del confronto e soprattutto di averlo spostato sui temi reali, cioè i desideri dei cittadini e la necessità di una buona gestione del comune.
Lei ha messo i giovani al centro della sua attività amministrativa. Come vi siete interfacciati nei loro confronti prima delle elezioni? E come può il Comune agire per il loro bene e la loro crescita?
L’incontro con loro è stato particolarmente bello. Insieme abbiamo sviluppato una fase dedicata all’ascolto, una dedicata al dialogo e infine abbiamo recepito le loro proposte. La mia amministrazione si rivolgerà soprattutto a loro e la stessa azione di governo guarderà soprattutto alle loro esigenze. Il primo importante elemento riscontrato è l’enorme difficoltà a trovare lavoro; l’Amministrazione dovrà pertanto impegnarsi nel creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo di attività commerciali e artigianali. Con i prossimi bandi, capiremo come poter reperire i finanziamenti per l’allargamento della zona Pip, così da consentire lo sviluppo o l’ingrandimento delle aziende di Poggiardo che vogliono investire, ma anche attrarre attività provenienti da altri comuni. Vorremmo anche prevedere una serie di attività che possano far esprimere i nostri ragazzi, magari anche un spazio fisico che possa diventare sede di un’associazione attraverso la quale i nostri giovani possano predisporre progetti, organizzare iniziative culturali, esaltare la loro creatività, senza escludere una loro eventuale partecipazione ai bandi. Con loro ho intrapreso un percorso bello ed entusiasmante e intendo mantenere la promessa fatta di coinvolgerli, ascoltarli e rivolgere loro l’attenzione dell’Amministrazione comunale. 
Oltre ai giovani, lei ha più volte sottolineato come il suo governo voglia caratterizzarsi per l’attuazione di una completa trasparenza amministrativa, parlando anche di servizi innovativi. Può spiegarci come intende garantirla? 
Non appena si insedierà il nuovo consiglio, vareremo un programma che, di concerto con gli uffici, possa prevedere la visualizzazione in streaming delle riunioni di Consiglio e Giunta comunale, ovviamente dopo aver previamente approvato un apposito regolamento. Credo sia bello e utile che una discussione in Consiglio comunale possa essere ascoltata dai cittadini, anche perché spesso si parla dei grandi temi della politica e della vita amministrativa. La giudico una proposta di trasparenza altamente innovativa. La nostra Amministrazione vuole porsi l’obiettivo di mantenere con i cittadini, così come avvenuto in campagna elettorale, un costante e diretto dialogo basato su una totale trasparenza.
Ora che è ufficialmente il nuovo sindaco di Poggiardo, si metterà subito al lavoro. Ha già pensato a quale possa essere il primo intervento della nuova Amministrazione?
Riguarderà proprio la garanzia della trasparenza. In merito la definizione degli scrutatori da collocare nelle prossime tornate elettorali, siamo propensi a proporre un sorteggio pubblico, escludendo coloro che hanno già svolto questo incarico negli ultimi due o tre anni. L’addetto alla comunicazione elaborerà un manifesto pubblico col quale informare i cittadini su tutti questi dettagli. Ovviamente, questa è ancora una idea che avrò cura di proporre presso la commissione incaricata, alla quale spetta la decisione finale.
 
Alessandro Chizzini