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E sugli stessi temi è scontro tra D’Autilia e Pankiewicz

Volano i fendenti tra i due politici.: “Perrone è come Don Rodrigo, manda sempre i suoi bravi”. Ironica la risposta di D’Autilia: “Pankiewicz? È lui la Monaca di Monza” 
 
“Basta coi teatrini dell’opposizione”, dice il primo. “Ecco Don Rodrigo (Perrone) e i suoi Bravi (D’Autilia)”, incalza il secondo. Si infiamma il dibatto politico tra Damiano D’Autilia (nella foto) e Wojtek Pankiewicz e l’ultima conferenza stampa convocata dal primo cittadino Paolo Perrone per chiarire, una volta per tutte, i nodi legati ai palazzi di via Brenta e al filobus, offre ai due su un piatto d’argento l’ennesima occasione per “duellare”. 
Il consigliere comunale de La Puglia Prima di Tutto (fresco di nomina presidenziale ad Alba Service) non accetta le critiche indirizzate al sindaco e legge, in queste, soltanto la voglia di “tifare per il dissesto cittadino”. Nella “combriccola dei mal auguranti” ci sarebbero Rotundo, “sempre affaccendato a remare contro l’Amministrazione comunale e contro la città” e i suoi compagni. Deciso a difendere l’operato del sindaco, D’Autilia sottolinea come “Rotundo forse non ricorda esattamente che l’attuale sindaco nell’amministrazione targata Poli Bortone ha mantenuto la delega al Bilancio fino al 2002, non potendo avere responsabilità sui casi via Brenta e Filobus. Mi chiedo perché il caro consigliere Pankiewicz, inizialmente anche simpatico nelle sue manifestazioni di rancore (ma l’eccesso sfocia sempre nel patetico), da primo sostenitore del sindaco si sia trasformato nel suo più grande detrattore. Sarà forse perché non è riuscito nel suo intento: diventare assessore?”. 
Il professor Pankiewicz non le manda a dire e rincara la dose: “È consolidata abitudine del sindaco, a guisa di novello don Rodrigo, far confezionare risposte da un’unica penna (barese?), chiamando di volta in volta uno dei suoi Bravi a firmare. Questa volta è toccata al transfuga D’Autilia, eletto nell’Udc e approdato alla corte di Perrone per una poltroncina all’Alba Service. Perrone galleggia e prima se ne va, meglio è”. La letteratura italiana, insomma, sembra essere diventata la nuova frontiera della dialettica politica a Palazzo Carafa visto che, al conferimento del titolo di don Rodrigo, il consigliere D’Autilia ha risposto donando a Pankiewicz l’appellativo di Monaca di Monza: “Di giorno faceva voto di castità e, di notte, andava con gli amanti”. 
 
Barbara Politi