Il sindaco Antonio Musarò ha rimodulato l’esecutivo con l’ingresso di tre nuovi assessori “esterni”. Ma non mancano le polemiche all’interno della stessa maggioranza
Il palazzo dei Principi Gallone è “scalato” da tre volti nuovi chiamati dal primo cittadino di Tricase a far parte della Giunta municipale, mentre scendono gli ex assessori Rocco Piceci, Antonio Scarcella e Vito Zocco. Le nuove matricole “esterne” sono Luana Greco, dirigente dell’Ato Le/3, con delega all’Assetto del territorio, Urbanistica, Edilizia, Paesaggio, Aree protette, Politiche abitative, Demanio e Pari opportunità. New entry anche per Rocco Bartolo Esposito, al quale è stato affidato il settore della Programmazione economica e strategica, Politica delle Entrate, Bilancio e Patrimonio. Infine Vincenzo Errico, che si interesserà di Politiche sociali, Politiche del lavoro e della formazione, Osservatorio dei bisogni, Volontariato, Pubblica istruzione.
Il sindaco Antonio Musarò ha altresì riassegnato le deleghe assessorili a Claudio Pispero, che rimane vicesindaco in carica nel settore dello Sviluppo economico, Attività produttive, Agricoltura, Commercio, Industria e Artigianato e Marketing territoriale, mentre abbandona la delega alle Politiche sociali. Riconferma anche per Giuseppe Cazzato che assume l’incarico delle Politiche energetiche, Igiene ambientale, Politiche comunitarie, Arredo urbano e Verde pubblico. L’assessore Nunzio Dell’Abate si consolida al suo posto nel settore del Turismo e Spettacolo, Politiche giovanili, Cultura, Associazionismo, Politiche della partecipazione e Contenzioso. Ad Ippazio Cazzato gli vengono affidati i Lavori ed opere pubbliche con la Sanità.
Dopo due anni, quindi il primo cittadino, che guida una colazione di centrodestra rimescola ancora una volta le deleghe con qualche sorpresa in più. Reagisce dal punto di vista politico il capogruppo del Pdl Rocco Martella, che già lo scorso anno con una lettera a firma di sette consiglieri comunali aveva sparato a zero contro il sindaco di Tricase, prendendo le distanze dalla stessa maggioranza. Lo strappo ufficiale avvenne il 23 luglio, al termine dei risultati elettorali per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale e attraverso un documento indirizzato al sindaco, a firma di sette consiglieri comunali di maggioranza del Pdl: Rocco Martella (capogruppo), Pasquale Scarascia, Pasquale De Marco, Walter Stefanelli, Agostino Longo, Andrea Sodero e Antonio Giannini. I sette membri del Consiglio in quota al Pdl, informavano il sindaco che non avrebbero partecipato ad alcuna Giunta, Consiglio, commissione, né riunioni di programmazione di attività amministrativa, facendo espressa richiesta di procedere ad una rimodulazione effettiva dell’organo amministrativo e di governo.
Le lotte intestine si sono ancora acuite lo scorso mese in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione. Quattro consiglieri di maggioranza: Francesco Cito, Rocco Martella, Rocco Piccinni e Pasquale De Marco espressero voto contrario all’adozione della delibera consiliare. Una decisione che è pesata sulla situazione politico-amministrativa, che secondo i quattro consiglieri dissidenti, pare che il sindaco abbia voluto punire una coalizione vicina all’ex Forza Italia. Ora alla luce della nuova Giunta municipale e a seguito della rimodulazione di alcune deleghe il sindaco Musarò dovrà dimostrare tutto il suo impegno per affrontare i prossimi tre anni. Ma in tanti si chiedono: “Riuscirà ad affrontare i numerosi problemi rimasti sul tappeto?”.
Giovanni Nuzzo