Da Commissione comunale a Commissione cittadina per coinvolgere meglio tutta la comunità. Una iniziativa proposta dall’assessore Nunzio Dell’Abate
Approvato in Consiglio comunale all’unanimità il regolamento per la Commissione per le Pari Opportunità. Copia della normativa si può estrarre dal sito del Comune o presso la biblioteca comunale. “Era un precipuo obiettivo dell’Assessorato -spiega l’avvocato Nunzio Dell’Abate, con delega al ramo e che ha dato spinta all’iter approvativo- pervenire all’istituzione di una commissione cittadina per le Pari Opportunità, composta di sole donne appartenenti a questa comunità. Finalmente, per la prima volta a Tricase, dopo due sedute di commissione consiliare, si è approvata all’unanimità la deliberazione”. Il movente dell’iniziativa scaturisce dalle ultime elezioni amministrative, allorquando solo due componenti del gentil sesso facevano parte dell’assise consiliare: Tina Ciardo e Maria Assunta Panico.
“In base al vecchio regolamento -precisa l’assessore- qualora fosse stata nominata o eletta la Commissione comunale per le Pari Opportunità, avremmo avuto un organismo a stragrande maggioranza maschile e non femminile; ciò naturalmente non era praticabile e bisognava trovare una soluzione”. La modifica quindi dell’articolo 28 del Regolamento del Consiglio comunale, fortemente voluta dall’assessore, ha risolto l’empasse. “Tale modifica consente la possibilità, nel caso in cui non vi sia la presenza in seno al consiglio di almeno 3/5 di componenti femminili -continua Dell’Abate- di ricorrere alla elezione di una Commissione cittadina per le Pari Opportunità, costituita da 7 componenti donne esterne scelte tra cittadine segnalate da associazioni, gruppi, organizzazioni sindacali, culturali, del volontariato, della cooperazione, operanti sul territorio comunale e tra coloro le quali ne fanno richiesta e, comunque, dai consiglieri comunali di sesso femminile in carica”.
In pratica, invece di una Commissione comunale per le Pari Opportunità, funzionerà una Commissione cittadina al fine di un maggiore coinvolgimento e partecipazione delle donne alla crescita sociale della città. Un’adesione attiva delle quote rosa alle politiche di costruzione di nuovi modelli di sviluppo, anche aprendo un confronto tra le singole amministrazioni locali e la promozione di nuove politiche.
Giovanni Nuzzo