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Gli autobus della Sgm diventano extraurbani

Il filobus non parte ma in compenso si avvia il progetto di un trasporto pubblico intercomunale 

 

Una delle criticità della città di Lecce, per quanto attiene al traffico veicolare, è connessa all’aver spalmato su tutto il territorio le funzioni di vita associata, rendendo difficile la loro accessibilità se non con il mezzo privato. Se a questo si aggiunge che dall’hinterland cittadino si raggiunge il capoluogo di provincia quasi prevalentemente con l’auto, possiamo tranquillamente affermare di aver individuato un’altra delle cause degli ingorghi che ormai caratterizzano la città. Ora, come manna dal cielo, giunge l’obiettivo, dichiarato dall’assessore comunale al Traffico, Giuseppe Ripa, di creare le condizioni per una rete di trasporto intercomunale. Su questa dichiarazione d’intenti il 25 marzo Ripa ha incontrato il sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno, e Gianni Peyla, presidente di Sgm, la società che gestisce il servizio di mobilità urbana nel capoluogo. Avvicinare Lecce al suo hinterland, con un modello di trasporto pubblico a raggiera, non è una trovata dell’ultima ora. Da anni le società consulenti per la viabilità, del comune di Lecce, avevano segnalato questa necessità, ma le ipotesi si incagliavano su lacci e lacciuoli burocratici. 

Da anni Lecce conosce il fenomeno dell’esodo, infatti molte persone affittano o acquistano casa nei paesi limitrofi dove il mercato, sino a questo momento, è calmierato. Questa scelta ha comportato un aumento della domanda di spostamento in gran parte risolta con l’utilizzo del mezzo proprio. I costi del carburante, di manutenzione dell’auto, ambientali, spingono a ottimizzare gli spostamenti propendendo per il mezzo pubblico. Ora si parte con un accordo di programma finalizzato all’allungamento della tratta Lecce-Novoli, attualmente coperta dalla linea 26 della Sgm sino a Villa Convento. Tra le altre non è un intervento di rilevante portata perché per completare il tragitto tra i due comuni basterebbe un chilometro in più di percorrenza. Si parte da qui, da un capolinea collaudato, perché gli autobus in partenza da Villa Convento sono a pieno carico grazie alla scelta dei pendolari che giungono da Novoli e Carmiano e lasciano lì la loro auto raggiungendo Lecce con il mezzo pubblico. Altre corse della Sgm dovrebbero essere attivate da Lecce alla zona industriale a Lizzanello, Merine, Cavallino, San Pietro in Lama e Giorgilorio con nuovi collegamenti in fasce orarie scoperte.
Ironia vuole che nel contempo la Provincia di Lecce non abbia rinnovato la convenzione con Stp, Università del Salento, Comune di Lecce ed Sgm e quindi gli studenti non possono più avvantaggiarsi di agevolazioni sul costo dell’abbonamento. Ironia vuole inoltre che la partenza del filobus registri un imbarazzante ritardo. E non solo! Sempre per ironia della sorte pare che i mezzi si siano usurati per il mancato utilizzo e non siano pronti per essere messi su strada.
Ancora una volta le buone intenzioni si scontrano con una ragnatela di problematiche che investono enti diversi tra loro che in mancanza di concertazione rischiano di vanificare le singole iniziative. Non vi è dubbio che la strada maestra per decongestionare il traffico e per attenuare l’inquinamento da polveri sottili, passi attraverso l’utilizzo del mezzo pubblico, ma è d’obbligo una politica lungimirante che abbia una visione della città e della qualità di vita che intende offrire. 
 
Maddalena Mongiò