Per la seconda volta Antonio Fitto è stato proclamato sindaco. Si apre adesso la fase, non facile, dell’assegnazione delle deleghe: sei gli assessorati da dividere tra le quattro liste che hanno supportato il sindaco uscente
La vittoria sul filo di lana di Antonio Fitto ha cancellato d’un botto le tensioni della campagna elettorale, promuovendo, se pur con uno scarto minimo, il lavoro del sindaco uscente che ha ottenuto direttamente al primo turno (e per la seconda volta consecutiva) la fiducia dei magliesi. Un ballottaggio paventato fino all’ultimo ed evitato soltanto per 84 preferenze: i 5.392 voti ottenuti da Fitto si sono tradotti nel 50,39% dei consensi contro il 29,19% di Raffaele Cesari e il 20,42% di Mario Chirilli.
Un successo personale per il primo cittadino insidiato da mesi da due validi avversari che, insieme, sono riusciti a solo sfiorare il ricorso al secondo turno fermandosi in totale al 49, 61% dei consensi personali. Adesso però nella maggioranza si apre il confronto per l’attribuzione delle deleghe: una scelta non facile per Antonio Fitto da sempre fautore del criterio aritmetico basato sui risultati elettorali. In questa tornata infatti il Popolo della Libertà si è fermato al 29,96% di consensi contro il 55,65% ottenuto nel 2005 da Forza Italia e An insieme, motivo per cui le deleghe allora furono assegnate quasi totalmente all’interno dei due partiti con l’eccezione dell’Udc allora nella coalizione.
Oggi la situazione si fa più complessa: sei gli assessorati da ripartire su quattro liste con le giuste proporzioni in base al contributo per la vittoria. Nel Pdl è scontato il ritorno in Giunta di Tonino Lio, assessore uscente al Marketing che con ogni probabilità riprenderà la gestione delle attività produttive e degli eventi commerciali con in testa il Mercatino del Gusto. Primo degli eletti, Lio potrebbe diventare anche vicesindaco, carica ormai slegata dalle indicazioni di partito. Rossano Rizzo e Franca Giannotti Sticchi (unico consigliere a guadagnare in termini di voti rispetto al passato) saranno gli altri due eletti chiamati dal sindaco a collaborare. Difficile che rientri invece il quarto in lista, Giorgio Tronci per il quale si profilerebbe l’assegnazione della presidenza del consiglio. In questo modo rientrerebbero in consiglio Ronny Palma Modoni, Raffaele De Giorgi e Antonio Leucci che comporrebbero con Piero Biasco e Gigi Macagnano il gruppo del Pdl. Giovane Maglie vedrebbe premiata l’azione incisiva che ha attestato la lista al 13,60% con la nomina del giovane Marco Sticchi all’assessorato: Alberto Corvaglia, Dario Massimiliano Vincenti e il subentrante Gigi Anchora sarebbero i consiglieri del gruppo. In caso di assegnazione di un secondo assessorato rientrerebbe Eva Ruggeri. Maglie Prima di tutto avrà in giunta Luca Primiceri, garantendo a Valeria Leone, figlia del presidente Mta, Vanni Leone, uno scranno in assise. L’ultima lista Maglie la città che vogliamo dovrebbe vedere riconosciuto il nome di Totò De Rubertis con l’entrata di Gabriele Bucci in qualità di consigliere. Il sindaco Fitto dovrà fare i conti anche con l’esiguità dei consiglieri di maggioranza passati da 13 a 12 e con la conseguente crescita di quelli di opposizione a cui toccheranno otto nomine: per il centrosinistra ci saranno Raffaele Cesari, Sabrina Balena, Antonio Tau, Salvatore Moscaggiuri, Roberta Culiersi. Per il terzo polo, Mario Chirilli, Antonio Giannuzzi e Antonio Marotta.