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Palazzo Carafa, nuova Giunta in arrivo

Slitterà con ogni probabilità a dopo l’approvazione del bilancio di previsione, che il Consiglio comunale dovrà approvare entro e non oltre il 30 aprile, il varo della nuova Giunta leccese

 
Il sindaco di Lecce Paolo Perrone ha ripreso le consultazioni con i partiti e con i gruppi consiliari della maggioranza per iniziare l’attesa rimodulazione dell’esecutivo. Un rimpasto di ruoli e deleghe rimandato dalla cacciata di Adriana Poli Bortone, Luciano Battista e Severo Martini e di volta in volta ostacolata da appuntamenti elettorali delicati. Ora però quel momento è arrivato ed il sindaco dovrà rilanciare l’attività amministrativa, come richiesto a gran voce dai suoi ed anche alla luce della volontà di ricandidarsi alle prossime comunali. Tra due anni e mezzo Perrone intende infatti sottoporre il suo lavoro al giudizio dell’elettorato. Un elettorato che ha visto la sua squadra perdere pezzi importanti, primo tra tutti l’ex vice sindaco Adriana Poli Bortone, ma acquisire anche numerose nuove pedine, cambiando comunque pelle. 
Per quella data, che si configura come il prossimo appuntamento elettorale dopo i ballottaggi, qualcuno vedrebbe già uno sfidante all’orizzonte. Si tratta di Carlo Salvemini (uscito dal Pd e per ora indipendente) e all’ipotesi di uno scontro con lui Perrone ha già replicato: “Credo che sarebbe un buon avversario”. Nel presente però ci sono sul tavolo del sindaco varie istanze, numerose richieste ed uno schema già ipotizzato ma passibile di variazioni. Gianni Garrisi dovrebbe restare vice di Perrone, mantenendo anche la delega all’Ambiente, mentre il consigliere comunale dell’ex Forza Italia Gaetano Messuti, da tempo in attesa di riconoscimento, è già destinato all’ingresso in Giunta ma non è ancora certo se prenderà o meno l’Urbanistica, al posto del neoeletto consigliere regionale Roberto Marti. In ogni caso, però, Messuti farà spazio tra i banchi dell’assise ad Antonio Pellegrino, ex coordinatore leccese del partito. In quota a La Puglia Prima di Tutto ci sono due ipotesi: una vede Attilio Monosi restare all’Annona, in quel caso Alfredo Pagliaro potrebbe prendere i Lavori Pubblici. Altrimenti a Monosi andrebbero i Lavori Pubblici e a Pagliaro la delega Servizi Sociali, Qualità della vita e Salute. A Damiano D’Autilia, oggi consigliere con delega alle partecipate e che lascerebbe il posto a Luigi Rizzo, potrebbe andare invece la delicatissima delega al Bilancio.
A Nunzia Brandi andrebbero le Pari Opportunità, al suo posto in Consiglio entrerebbe Marcello Cannone. A Fulvio Lecciso la Pubblica Istruzione, mentre Giuseppe Ripa andrebbe verso la conferma al Traffico così come alla Polizia Municipale resterebbe Lucio Inguscio ma in quota Perrone, perché disconosciuto dal gruppo de La Città, che potrebbe però rientrare in Giunta con l’ipotesi Gigi Coclite all’Annona, al posto di Coclite entrerebbe in Giunta Corrado De Rinaldis. Riconferma in arrivo anche Fiorino Greco ad Anagrafe e Ufficio Legale così come Michele Giordano ai Tributi e Massimo Alfarano allo Sport. A Pankiewicz potrebbe andare la Presidenza dell’Istituzione Servizi Sociali, facendo entrare in Consiglio Massimo Ferrante. Questo nel caso la Giunta resti a 13. Se dovesse invece essere allargata a 14 Pankiewicz andrebbe alla Cultura, delega che altrimenti il Sindaco Perrone terrebbe per sé insieme alla programmazione strategica e alle politiche comunitarie. Per Roberto Martella, altro fedelissimo dell’ex An, infine si ipotizza la guida della la Stp cui entro giugno il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, dovrà dare un amministratore unico. Ma c’ è anche l’ipotesi Alba Service.  
 
Alessandra Lupo