Lavori di restauro in via di conclusione, ma non tutti credono in una rinascita del borgo antico
Negli ultimi anni il centro storico di Nardò non ha avuto un secondo di pace. Da oltre un decennio si discute, si scambiano accuse, si avanzano proposte e controproposte. Fiumi di inchiostro, iniziative partitiche e civili, dibattiti più o meno formali hanno segnato questi anni inquieti. Ripercorriamo velocemente ciò che è avvenuto.
Per lungo tempo, il cuore antico della seconda città del Salento ha vissuto un periodo buio, fatto di disinteresse e/o di scelte poco felici. Finalmente, circa tre anni fa, l’amministrazione Vaglio ha deciso di prendere in mano la situazione, avviando un’intensa opera di recupero strutturale del borgo. Negli ultimi mesi questa fase critica è andata via via ridimensionandosi, tanto che ora si potrebbe parlare dell’inizio di una sorta di “terza fase”: i lavori sono quasi (e sottolineiamo il “quasi”) terminati e dunque dovrebbe avviarsi un’era di prosperità per la zona storica della città. Non tutti, però, sono dello stesso avviso.
Il movimento politico-culturale Nuovocorso per Nardò ha lanciato nei giorni scorsi l’allarme, attaccando allo stesso tempo la Giunta Vaglio: “questa amministrazione” si legge in un comunicato stampa “che, tra innumerevoli ritardi, inadempienze ed errori marchiani ha gestito la riqualificazione del centro storico, aveva anche l’obbligo di progettarne il futuro. Così, purtroppo, non è stato ed il declino denunciato, da tempo, anche da fonti autorevoli, sta investendo e mortificando i pochi esercenti che ancora, a denti stretti, tentano di resistere. Ma è sempre più alto il rischio che il centro storico continui a svuotarsi per diventare terra di nessuno […]. Il rischio concreto è che al termine della riqualificazione strutturale non vi sarà nulla da rivitalizzare”.
L’accusa è quanto mai pesante, anche se difficilmente provabile al momento. Non sono negabili le difficoltà che tuttora riscontrano numerosi operatori economici del borgo antico, ma la fine dei lavori potrebbe portare una nuova vita in questa zona. Per molti versi i mesi che verranno e, in particolar modo, la stagione estiva, avranno un valore dirimente e daranno indicazioni più sicure sul futuro del centro storico: nuovo cuore pulsante di Nardò o triste deserto?
Alessio Palumbo