Dal 17 al 25 marzo circa due delegazioni provenienti da Vela Luka (Croazia) e Kadzhali (Bulgaria) sono state ospiti del Comune di Minervino
Il Comune, nell’ambito del Programma europeo “L’Europa per i cittadini 2007-2013” – Misura 1.1. – Gemellaggi tra città europee”, ha ospitato dal 17-25 marzo due delegazioni provenienti dalle comunità locali di Vela Luka (Croazia) e Kadzhali (Bulgaria) nell’ambito di un gemellaggio tra queste comunità e lo stesso Comune di Minervino. Il progetto di accoglienza, rivolto a giovani tra i 16 e i 25 anni e adulti, ha come obiettivo avvicinare i cittadini all’Europa, sviluppare un’identità comune, promuovere la tolleranza e la comprensione reciproca contribuendo al dialogo interculturale, attraverso la mobilità internazionale e l’accoglienza all’interno dei nuclei familiari delle comunità ospitanti.
“Questo gemellaggio -come sottolinea il sindaco Ettore Caroppo (nella foto)- è stato accolto con entusiasmo dai partecipanti delle diverse delegazioni e dai nostri cittadini. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti, in particolare le associazioni del territorio”. Negli stessi giorni gli ospiti hanno partecipato alla preparazione delle tradizionali Tavole di San Giuseppe e in particolare la delegazione bulgara del comune di Kadzhali ha apprezzato la dimostrazione dell’uso delle fonti rinnovabili, quasi completamente sconosciute nel loro territorio. “Sono stati favorevolmente colpiti -continua Caroppo- dall’uso dell’energia alternativa perché anche loro devono ridimensionare l’utilizzo dell’anidride carbonica come previsto dell’Unione Europea”. Nel corso della visita tutte le delegazioni hanno partecipato a diverse tavole rotonde soprattutto per valutare la possibilità di partecipare ad ulteriori scambi e dare vita con i giovani ad una Ong sui progetti europei e hanno inoltre visionato e apprezzato i documentari proiettati dai giovani organizzatori del “Presepe di Minervino”. “Ciò che mi ha colpito -aggiunge Caroppo- è stata l’organizzazione dei nostri vicini Croati per la loro offerta turistica anche nel rapporto qualità-prezzo. Invece mi ha sorpreso constatare la mancanza di abiti tradizionali del nostro territorio. Mancano da noi, infatti, degli abiti che ci identifichino e ci rappresentino all’estero. La nostra -conclude Caroppo- è stata una bellissima esperienza, che consiglio a tutti perché nel confronto c’è sempre qualcosa da imparare”.
Anna Manuela Vincenti