Il pavimento della Cattedrale di Otranto, l’unico pavimento medievale a mosaico italiano ancora leggibile, subirà a breve alcuni indispensabili interventi di restauro. I lavori che interesseranno questi 600 metri quadrati di superficie storica e artistica, dell’età di circa 850 anni, sono stati decisi dalla Direzione per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, che ha realizzato delle rilevazioni propedeutiche in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma. Il termine del restauro è previsto per luglio 2011.
I risultati di questi studi sono stati illustrati la scorsa settimana presso l’aula magna del Seminario arcivescovile di Otranto da Ruggero Martines, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia: “Il pavimento gode di buona salute, ha solo i sintomi del degrado; tuttavia, necessita di un check-up periodico, anche perché gli interventi di manutenzione sono quelli che allungano la vita ai monumenti”. Da questi rilevamenti sono emerse delle piccole lacune di tessere, zone di disgregazione dei sottofondi del pavimento e fratturazioni di vecchie stuccature eseguite in precedenti interventi. Questi fenomeni, originati dal calpestio umano, sono stati localizzati nel mosaico delle navate laterali e, soprattutto, in prossimità della porta centrale di accesso alla Cattedrale. Soddisfacente, invece, l’attuale stato di conservazione della navata centrale.
I dati riscontrati da queste analisi trovano piena attendibilità dall’innovativa tecnica a scanner laser, tecnologia illustrata da Stefano D’Amico, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici del Molise. Attraverso questo strumento, si potrà da oggi avere una conoscenza esatta dello stato di conservazione del mosaico, con la conseguente possibilità di verificarne l’evoluzione, ripetendo in futuro analogo rilevamento, con interventi sul campo più rapidi e precisi. (A. C.)