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E adesso arrivano i ragazzi

Sta per insediarsi il Consiglio Comunale dei ragazzi, strumento voluto per avvicinare i giovani alle attività amministrativa e favorire la loro collaborazione nella gestione della cosa pubblica

 

A Poggiardo sta per insediarsi un nuovo consiglio comunale. Non si tratta di una crisi, ma del Consiglio Comunale dei ragazzi che si riunirà in prima seduta lunedì 8 febbraio alle ore 9.30, presso la sala consiliare del Palazzo di Città di via Aldo Moro. In questa occasione, il sindaco Silvio Astore proclamerà i 16 rappresentati dei ragazzi di Vaste e Poggiardo, cioè il sindaco Benedetta Rausa (nella foto) e i consiglieri Merico Fabrizio, Cassano Stefano, Miggiano Francesco, Borgia Alessia, Gatto Aurora, Circolo Ilaria, MericoValentina, Ciriolo Cristian, Crupi Saverio, Ciriolo Margherita, Merico Ilaria, Cavalera Camilla, Provenzano Carlo, Cezza Alessandro, Canoci Michele.
Durante questa seduta, il neosindaco Rausa riceverà la fascia tricolore e nominerà quattro assessori, di cui uno vicesindaco. Tutti i componenti sono stati eletti tra le classi 4^ e 5^ della scuola primaria e 1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di 1° grado. La funzione del gruppo di giovani amministratori sarà quella di deliberare, in via consultiva, su particolari settori quali politica ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti con l’associazionismo, cultura e spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani, rapporti con l’Unicef. “La finalità -dichiara Silvio Astore- è quella di coinvolgere i ragazzi nella vita pubblica della Città attraverso una loro ragionata partecipazione diretta ad alcuni aspetti amministrativi, educandoli al rispetto delle Istituzioni e illustrando fondamenti e principi dell’educazione civica e della partecipazione democratica. Spero che l’esperienza possa avvicinare i giovani e, soprattutto, le donne alla politica e portarle un domani alla guida delle istituzioni locali”. Per il presidente del Consiglio comunale Cirino Circhetta “il CCR è un importantissimo momento di crescita collettiva, anche perché le condizioni di vita dei bambini costituiscono gli indicatori ambientali primari della vita della comunità. È una occasione concreta perché i giovani studenti possano diventare protagonisti nella città segnalando disservizi e portando avanti istanze sui temi a loro più cari”.

 

Alessandro Chizzini