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Il giallo continua

La nuova Giunta municipale stenta ad essere nominata dal sindaco Antonio Musarò. Ed intanto serpeggiano malumori e malcontenti tra le forze politiche e tra i cittadini

 

C’è l’assoluta urgenza e necessità di varare al più presto il nuovo esecutivo, poiché non è più ammissibile vivere in uno stato di incertezza e confusione per il mancato governo cittadino. Ed intanto gli incontri, le riunioni ufficiali e non, si sprecano. Tutti gridano a gran voce che occorre aprire una nuova fase a Palazzo Gallone mettendo alla gogna le beghe interne al Pdl. Il sindaco Antonio Musarò in questi ultimi mesi ha creato una fase di stallo imboccando un dedalo di strade senza uscita. Un tunnel a base di bilancini elettorali, meccanismi di spartizione, prese di posizione che nulla hanno a che vedere con la politica vera. “Una maggioranza forte del risultato elettorale -si chiede Salvatore Rizzo- animata da tanto spirito di coesione iniziale perché non decide subito per ripartire affrontando le priorità della città? È un vero pasticcio”.
Il primo cittadino avrebbe dovuto compiere la svolta il 1 ottobre scorso, ossia da quando aveva annunciato i sette nomi degli assessori (4 riconferme e 3 nuovi). Di fatto la composizione non è stata mai approvata in sede istituzionale, con due convocazioni consiliari saltate in prima convocazione, per l’evidente dissenso del Pdl. Assise, aggiornata in seconda convocazione, ma senza che i consiglieri prendessero atto della rimodulazione delle deleghe e delle matricole assessorili.
Alla luce dei fatti quattro sono le vie alternative: una assemblea politica alla presenza dei sette consiglieri comunali del Pdl dissidenti e firmatari del famoso documento del 23 luglio scorso con il  quale prendevano le distanze dalla maggioranza, per confrontarsi con direttivo, soci e simpatizzanti del partito e formulando ufficialmente la composizione della nuova giunta; la seconda fare un passo indietro e continuare con l’esecutivo iniziale sino alle elezioni regionali di primavera prossima; la terza, mettere mano all’esecutivo in base alle alleanze elettorali dello scorso anno che ha registrato la vittoria del centrodestra, eliminando i personalismi. Infine, se queste possibilità verranno meno,  non resta che ritornare alle urne.
Intanto, il gruppo di opposizione del Pd critica la fase di stallo  politico-amministrativo causata dalla litigiosità del centrodestra che governa Tricase. “La nostra comunità -spiega il consigliere Carmine Zocco– è in condizioni preoccupanti: la città sembra abbandonata a se stessa e prevale l’incuria dei suoi bisogni, proprio mentre gli effetti della crisi economica e occupazionale accrescono il disagio sociale. Il bilancio negativo di questo anno e mezzo di attività è stato certificato anche dallo stesso sindaco che, in un sussulto di sincerità, ha dimostrato consapevolezza di non aver realizzato alcuno degli obiettivi del proprio programma. Ciò ha fatto aumentare enormemente la sfiducia nei cittadini che avevano riposto tante speranze in questa amministrazione. Se nel suo primo anno di attività non è riuscita a impostare con chiarezza le direttrici della propria azione, sarà molto difficile recuperarne il senso e l’efficacia anche nell’immediato futuro. Il sindaco -conclude Zocco- potrà anche completare la Giunta in questa settimana, ma dubito che possa aver risolto i problemi che hanno creato fratture tanto profonde tra i suoi consiglieri”.

 

Giovanni Nuzzo