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Si sgonfia il “mistero” di via Puccini a Matino

Secondo le indagini dei carabinieri, dietro i fenomeni che nelle scorse settimane hanno messo in subbuglio la cittadina del sud Salento  non ci sarebbe alcun fantasma-piromane

 

I fantasmi e le presenze demoniache sembrano centrare ben poco nella vicenda che in due tranche temporali ha tenuto in subbuglio un intero paese, e non solo quello. Il caso della “via dei misteri” sembra essersi notevolmente ridimensionato, anzi pare si sia sgonfiato del tutto, almeno a giudicare dalle prime conclusioni alle quali sono giunti i carabinieri della Compagnia di Casarano e di Matino che hanno studiato e scandagliato tra gli eventi.
Gli incendi che in serie tra lunedì 12, mercoledì 14 e giovedì 15 ottobre avevano completamente distrutto, tra quelle dei parenti di Maria Vitali (l’anziana intorno alla quale ruota tutta la storia), tre abitazioni di via Puccini e seriamente danneggiate altre due, sarebbero opera di comuni “mortali” piuttosto che di presenze medianiche impegnate per dirimere chissà quale contesa rimasta ancora in sospeso. Tutto, pare, è legato a motivi più terreni, diciamo meglio di proprietà e di successione. Saranno le indagini dei militari dell’Arma a stabilire eventuali responsabilità, ma intanto sulla vicenda svanisce quel “romantico” alone di mistero  che per quasi un mese aveva diviso il paese tra i “possibilisti” (nel senso che accoglievano la versione che tutto potesse essere mosso da strane presenze paranormali) ed coloro che invece alla storia dei fantasmi non ci hanno mai creduto sin dal primo momento. È per questo che in paese, ovviamente, in quei giorni non si è parlato d’altro. E l’interesse per la vicenda è stato così alto che praticamente già alle 9 di mattina era pressoché impossibile trovare un solo quotidiano invenduto in edicola. Ed in molti addirittura si sono trasferiti nei vicini centri di Parabita e Casarano nella speranza di trovare ancora qualche copia di giornale per informarsi sugli sviluppo della vicenda legata alla via (e non più alla casa) dei misteri.
Tutto era partito nell’ultima settimana di settembre, quando nella casa di via Puccini abitata dalla 94enne Maria Vitali si sono (“sarebbero”, a questo punto delle indagini) verificati degli strani fenomeni. Alcune bomboniere hanno cominciato a saltellare su un mobile prima di cadere a terra per frantumarsi in  mille pezzi; altrettanto ha fatto un piccola sveglietta in plastica, e via discorrendo in una serie di piccoli eventi inspiegabili che avevano fatto subito gridare alla presenza in quella casa di qualche anima dannata. In via Puccini giunse anche l’esorcista ufficiale della diocesi di Nardò-Gallipoli, ma il sacerdote operò esclusivamente l’unzione degli infermi all’anziana, e non praticò un vero e proprio esorcismo giacché a suo giudizio non ce n’erano gli “estremi”. Quei fenomeni proseguirono anche la sera stessa dopo l’intervento dell’esorcista: s’era scheggiato uno specchio dell’antina di un armadio; la sedia dove i sacerdote s’era seduto aveva preso fuoco dal nulla e su un muro era comparsa anche una croce nera.
Per più di due settimane era tornata la calma in via Puccini, poi, all’improvviso, le manifestazioni si sono succedute a ritmo incessante tra il 12 ed il 15 ottobre, quando stavolta in azione è “entrato”… il fuoco. I danni sono stati notevoli e indirettamente hanno colpito anche altre famiglie che risiedono in quella stessa strada del centro storico e non legate da parentela alla 94enne. Dopo l’ultimo incendio nella notte di mercoledì, l’Enel infatti aveva provveduto ad interrompere in via Puccini l’erogazione del servizio della corrente elettrica, per paura che ulteriori roghi potessero causare dei pericolosissimi corto circuiti. E quando il gioco è cominciato a diventare “pesante”, la stretta dei carabinieri ha condotto tutto nella “normalità”.

 

Daniele Greco