Si fa più ricca l’antologia dello scrittore tricasino Rodolfo Contaldi con i suoi pregevoli ed interessanti racconti in vernacolo con traduzione. Pe nna muddicheddha de pane, è l’ultimo sforzo del narratore i cui brani sono stati raccolti e pubblicati in un testo edito da Zane di Melendugno. In copertina una natura morta “Aiu e cipuddha”, olio su tela dipinta dallo stesso autore. E già, perché Contaldi, oltre ad essere scrittore e poeta, è anche un pittore che preferisce immortalare sulle tele il paesaggio salentino e tutto ciò che lo circonda. Ricco il suo curriculum con una laurea in Scienze politiche e delle Relazioni internazionali e a breve anche quella in Filosofia. “Consegno al lettore questi accadimenti del passato -leggiamo nell’introduzione del testo- vissuti all’ombra dei ritocchi di un campanile barocco in un piccolo paese del Salento, parte inscindibile di un mondo contadino e rurale. I brani che racconto con la lingua dei padri -scrive ancora Contaldi- possono sembrare banali e risaputi, ma sono testimonianze tangibili della nostra storia, discosta e diversa da quella ufficiale”. In appendice alcune riflessioni a cura di Luigi Scorrano e di Silvano Baglivo completano la pubblicazione.
Giovanni Nuzzo