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Carte bollate contro l’inquinamento

Il sindaco Antonio Fitto è ricorso al Tar contro il presidente della Regione Puglia reo, a detta del primo cittadino, di non agire per la risoluzione dell’emergenza diossina. Ed estende a Blasi l’invito a fare fronte comune

 

Il sindaco Antonio Fitto ha deciso di agire per via giudiziaria nei confronti del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (nella foto),  a causa dell’inerzia nei confronti dell’emergenza sanitaria causata dalla diossina. Inquinamento che, in base a quanto asserito dalla Asl, “non riveste più carattere strettamente locale: il sindaco Fitto ha quindi demandato al Presidente della Regione Puglia ogni necessaria attività e provvedimento d’urgenza anche con riferimento alla sussistenza di altre fonti d inquinamento che possano insistere su un territorio di così vaste dimensioni”.
In considerazione della necessità di azioni immediate sul territorio, il sindaco di Maglie aveva già notificato il 17 agosto scorso al presidente Vendola “un atto di diffida stragiudiziale perché adottasse, se necessario, i provvedimenti d’urgenza di propria competenza in relazione alla situazione estesa al territorio di più comuni”. Con una recente comunicazione risalente al 25 settembre scorso, l’Arpa Puglia ha inoltre precisato che “la perdurante situazione di emergenza sanitaria in atto è legata ai superamenti delle soglie per le diossine nelle matrici alimentari in aree circoscritte del territorio e alle conseguenti doverose drastiche decisioni delle autorità sanitarie preposte e non ai rilievi prettamente ambientali”.
L’emergenza sanitaria pur riguardando un’area territoriale limitata, interessa più territori, “come peraltro si evince dal recente abbattimento di ulteriori capi di bestiame infetti in aziende ubicate in comuni confinanti. Per questo il sindaco di Maglie, incompetente a provvedere su una estensione territoriale riguardante anche altre amministrazioni, ha notificato al presidente della regione Puglia un ricorso con il quale si impugna innanzi al Tar della sezione di Lecce, il ‘silenzio-inadempimento’ illegittimamente serbato dallo stesso presidente”. Il ricorso è stato notificato anche alla Copersalento, “quale soggetto contro interessato e al  sindaco del Comune di Melpignano “quale soggetto cointeressato. E ciò per precisa scelta, nella speranza che, al di là delle differenti posizioni politiche che spesso hanno indotto questi a sconfinare in accese e capziose polemiche, anche il sindaco Blasi abbia a cuore, come spesso proclama, la salvaguardia della salute della propria cittadinanza e che richieda interventi urgenti al Presidente Vendola”.
Il coinvolgimento del primo cittadino di Melpignano “è un gesto di grande significato politico. È un invito, al di là dei colori e delle appartenenze partitiche, a scendere in campo accanto al Comune di Maglie, presentando un ricorso ad adiuvandum, per gridare a gran voce il diritto dei cittadini del territorio ‘allargato’ ad ottenere la tutela della salute pubblica e il rispetto delle leggi da parte del presidente della regione Puglia. Solo così  questa richiesta, fortemente avanzata dalle popolazioni interessate, non sarà più una mera occasione di scontro e di propaganda politica, ma assurgerà, nella sua piena effettività, a obiettivo reale da perseguire prioritariamente. Per questo il sindaco di Maglie invita il sindaco Blasi a costituirsi in giudizio”.