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Aria pulita, ci metto la firma!

Ha raggiunto il numero di 1.500 firme la petizione organizzata dal Coordinamento civico in collaborazione con il Sum, Code Felici, Meet-up, Legambiente-Cutrofiano, Generazione-Cursi, il Forum Ambiente e Salute di Lecce nel centro storico magliese “per chiedere al Governo Italiano, alla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce, e al Comune di Maglie di non consentire più nel feudo di Maglie e nel suo circondario, contaminato dalla diossina, alcun attività industriale di incenerimento o di termovalorizzazione di biomasse, fisiologicamente nocive”. La piazza principale di Maglie, è tornata ad essere, nell’emergenza sanitaria, “una viva agorà dove i cittadini si confrontano ed esprimono la loro civica volontà politica per ricostruire insieme un futuro ed un ambiente finalmente di nuovo salubre”.
Così, il Coordinamento Civico di Maglie, rete di una quarantina di associazioni: “La gente affluisce spontaneamente verso i banchetti ed il più delle volte bastano poche parole come ‘termovalorizzatore’, ‘centrale a biomasse’, perché uomini e donne con un documento di identità in mano appongano la loro firma anche a costo di fare la fila”. Una volontà popolare “plebiscitaria” che non può trascurare la sorte dei 35 lavoratori di Copersalento in mobilità da diversi mesi, “gli stessi mesi in cui i cittadini di tutto l’hinterland magliese hanno finalmente goduto di un’aria sana e buona come non conoscevano ormai da decenni. La Provincia deve impegnarsi per trovare un nuovo lavoro a quei lavoratori finalmente sicuro, dignitoso e socialmente utile, non fonte di nocivi cancerogeni fumi per tutta la popolazione”.