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Strisce gialle, le controindicazioni della “tolleranza zero”

Multe salate per i parcheggi sulle corsie preferenziali. L’osservanza della “tolleranza zero” manda il traffico in tilt e i commercianti insorgono per la mancanza di aree adeguate destinate a parcheggio

 

È operativa da circa una settimana la “tolleranza zero” che l’Amministrazione comunale di Lecce sta applicando nei confronti degli automobilisti che usano come parcheggio le corsie preferenziali dei mezzi pubblici. In altre parole, verso tutti gli automobilisti leccesi, nessuno escluso. Questa certezza si carica sulle spalle quel fatidico numero “zero”. Basta dare uno sguardo alle strade di Lecce in un’ora di punta per capire che il parcheggio sulle strisce gialle degli autobus e dei forse futuri filobus non è un’esperienza di nicchia. E non sarebbe cosa improbabile pizzicare pure la macchina del sindaco. È un’impresa eroica che ha bisogno di ricomporsi nella certezza dei numeri, per azzerare la macchina “mente” e ricominciare dal presente. E i paradossi si sprechino pure: è come aver cresciuto figli in una giungla, e da un giorno all’altro dislocarli ancora sporchi di terra in un hotel a cinque stelle. Ma a suon di multe tutto è possibile, o meglio, più veloce.
E pare che gli automobilisti leccesi, da bravi cittadini, stiano recependo il messaggio. D’altra parte l’impegno della Polizia municipale è totale, e fingere di non capire risulterebbe oneroso. Sta di fatto, e c’è da restarne stupiti, che le triple corsie di un tempo magicamente stanno diventando due. Gli autobus riescono a scorrere meglio che prima su quelle feritoie-tappeto divenute ormai per loro terra promessa. Promessa mantenuta. Ma c’è un problema. Un problema che apparentemente può esser fatto risalire ad altre cause, ma che l’osservatore attento ha ben compreso. Negli ultimi giorni, le strade di Lecce nelle ore di punta, anche quelle strade sprovviste di corsie preferenziali, sono particolarmente congestionate, più che in passato. Il traffico tocca livelli mai raggiunti prima. Certo, su grandi scale, è difficile percepire gli incrementi. Magari la maggioranza dei cittadini non ha neanche rilevato questo particolare, abituata com’è.
Due sono le spiegazioni possibili: 1) la cittadinanza si sta preparando con largo anticipo alle feste di Natale; 2) lo sgombero delle corsie preferenziali ha ridotto lo spazio stradale utile e le macchine sembrano raddoppiate. Inutile dire che questa ultima opzione, in un duro ballottaggio con la prima, vince. È un problema che l’amministrazione non ha valutato. Così come non ha valutato il grande danno economico che le attività commerciali di viale Otranto e di viale Marche, tanto per considerare le arterie centrali di Lecce, rischiano di subire a seguito della mancanza di spazi adibiti a parcheggio. E se gli autisti clienti non sanno dove parcheggiare, vanno via, scelgono un altro posto. Per questo motivo, l’assessore al Traffico e Mobilità Giuseppe Ripa ha incontrato una delegazione dei commercianti di viale Otranto e viale Marche per affrontare il problema e sono state individuate e messe a punto una serie di misure per venire incontro alle necessità e alle esigenze manifestate dai commercianti. A breve -ha assicurato l’assessore- saranno create delle rientranze sul piano stradale destinate a parcheggio su viale Marche angolo via Pantelleria e via Guachi, e su viale Marche angolo via Corvaglia. Inoltre, verranno istituiti in via sperimentale parcheggi a tempo (per un massimo di 15 minuti) sul lato di viale Otranto non interessato dalle corsie preferenziali. Al termine della riunione è stato stilato e sottoscritto un verbale. Le soluzioni sono state individuate –specifica Giuseppe Ripa- grazie alla disponibilità e alla collaborazione degli stessi commercianti. Ora resta da sentire gli autisti cosa hanno da dire.

 

Alessandro Tomaselli