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Zona industriale o far west?

Pessima viabilità, degrado ambientale e mancanza di servizi regnano nell’area alle porte della città. Nel mirino delle proteste ci sono il Consorzio Asi e il Comune di Tricase 
 
L’allarme viene lanciato dagli imprenditori della vasta zona che esercitano l’attività all’interno della provinciale che collega Montesano Salentino con Tricase, a causa della segnaletica stradale carente, la precarietà della pubblica illuminazione e il verde pubblico abbandonato. Le aziende dicono basta, poiché non possono più lavorare in un’area industriale priva di sicurezza. I maggiori disagi si notano sulle ampie strade che si intersecano dove non vi è ombra di segnaletica orizzontale e verticale, con aiuole spartitraffico divelte dai continui incidenti stradali che si sono verificati. Ed ancora i servizi della rete pubblica (acqua, fognatura, gas) non sono stati collaudati. 
Dopo cinque anni di proteste, circa cinque mesi fa sono stati installati i contatori elettrici della pubblica illuminazione, ma diversi corpi luminosi non funzionano. “Spesso le nostre aziende sono state prese di mira dai ladri  durante la notte -spiega Vito Maglie, titolare della Elet@Tricasud- subendo danni ingenti. Siamo stanchi delle attese, nonostante avessimo pagato gli oneri di urbanizzazione. Vogliamo un’area dotata di servizi efficienti per lo sviluppo della zona dando un’immagine diversa al comparto industriale”.
“Vogliamo più sicurezza -afferma un altro titolare di un’azienda che opera nella zona- per non danneggiare anche l’immagine delle imprese insediate. Assistiamo ad un rimbalzo di responsabilità che non risolve i problemi”. Anche la pulizia delle strade lascia a desiderare e sui bordi delle vie crescono rifiuti di ogni genere abbandonati. Sulla vicenda interviene anche il capogruppo consiliare di opposizione Nunzio Dell’Abate che con una interpellanza al sindaco Antonio Coppola evidenzia le problematiche. “Una questione calda e non più procrastinabile -sostiene Dell’Abate-. La circolazione viaria nella zona Industriale è diventata ormai ad alto rischio per la pubblica incolumità. L’assenza della benché minima segnaletica, specie al primo incrocio che si incontra, il disastrato stato del manto stradale, la scarsa illuminazione rappresentano gli elementi di pericolo predominanti. Si aggiunga poi la velocità, talvolta indiscriminata, di percorrenza di quei rettilinei che si intersecano senza alcuna regolamentazione. Sebbene l’area sia di competenza del Consorzio Asi di Lecce, che tarda ad intervenire -conclude il consigliere- occorre comunque fare qualcosa per scongiurare il peggio”.
 
Giovanni Nuzzo