Il regista ha diffuso uno spot originale per raccogliere fondi al fine di sostenere la produzione del suo nuovo film, che sarà girato a Tricase e dintorni a partire da maggio
Ritorno al grande cinema, dopo il successo internazionale di In grazia di Dio, per il regista Edoardo Winspeare che a partire dai primi di maggio inizierà a Tricase (oltre a Tiggiano, Gagliano e Corsano) le riprese del suo ultimo lavoro La vita in comune. La promozione del film stavolta è affidata a un’idea originale: il protagonista, Filippo Pisanelli, sindaco del comune di Disperata (è forte il richiamo alla frazione di Depressa, ndr) e interpretato da Gustavo Caputo, insieme a Edoardo Winspeare si lancia in un proclama che rompe la finzione scenica. “Entra anche tu nella piccola comunità di Disperata -recita il ‘primo cittadino’- contribuendo alla realizzazione di questo progetto e potrai vivere le emozioni del film ricevendo in esclusiva le pillole video direttamente dal set. La mia gratitudine ti raggiungerà, con mille sorprese, in capo al mondo”.
Il regista salentino dal canto suo vuol aiutare, attraverso la sua pellicola, la comunità di Disperata, che attraversa una crisi morale, economica e sociale. In questo gioco delle parti il messaggio è rivolto a tutti gli estimatori del cinema: il film infatti, pur contando sul sostegno di sponsor importanti come Rai Cinema, Banca Popolare Pugliese e un finanziatore che vuol restare anonimo, non sono sufficienti a completare il budget visti i grandi tagli applicati ormai nei finanziamenti pubblici. Così la casa di produzione cinematografica Saietta Film rilancia una campagna di finanziamento creativo, con cui tutti potranno contribuire alla realizzazione del film. Due i riferimenti per chi vuole aderire alla campagna: il primo è il sito www.lavitaincomune.com, con tutte le indicazioni sull’opera e quelle necessarie alla contribuzione, il secondo è la mail saiettafilmsrl@gmail.com, destinata a fornire chiarimenti e accogliere proposte.
La vita in comune è la storia di Filippo Pisanelli, sindaco di Disperata, e della sua dubbia amicizia con due malavitosi locali: Pati Bomba, ormai redento dopo il carcere e la scoperta della poesia, e Angiolino Bomba, anche lui sulla via del recupero. Un improbabile sodalizio che potrebbe però risollevare le sorti di Disperata. Parlando del suo prossimo film il regista ha dichiarato che “La vita in comune, attraverso le vicende che narra, è una commedia sui risvolti e le possibilità che la vita offre ad ognuno di noi”.
M. Maddalena Bitonti