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Vito Papa, una vita per la cultura

Dopo una lunga malattia, è venuto a mancare nei giorni scorsi il professore e scrittore che per circa vent’anni ha guidato il Liceo “Capece” 

 

Studioso, storico, filosofo e letterato di chiara e riconosciuta levatura culturale ed intellettuale, naturalmente dotato di onestà di pensiero e misurato e composto agire e porsi nei confronti degli altri, amministratore attento e responsabile sempre contraddistintosi per profondità di giudizio, equità e sobrietà delle scelte, alto senso morale e del dovere, protagonista come pochi di una felice stagione culturale che lo ha visto interprete straordinario, Vito Papa lascia, con la sua prematura scomparsa, una traccia indelebile ed insovrascrivibile nel tessuto scolastico, educativo, sociale e civico, e nel mondo della cultura salentina e non solo. 

Laureato in filosofia, dopo un breve periodo di insegnamento nelle scuole medie superiori, vince il concorso per preside e nell’anno scolastico 1991/’92 è nominato nel Liceo Statale “F. Capece” di Maglie, e diventa così magliese per “elezione”. Autore di una monografia storica su Botrugno e curatore per l’Enciclopedia pedagogica dell’editrice La scuola della voce relativa al filosofo Edgar Morin. Nell’ambito scolastico ha formalizzato l’esperienza insegnativa ed ha costituito un archivio dei beni didattici attraverso le numerose pubblicazioni degli Annuari d’istituto e dei Quaderni del Liceo. Ha concluso il suo incarico di dirigente scolastico dedicando alla città di Maglie la  preziosissima pubblicazione Il sogno della Duchessa. Profilo storico di Francesca Capece e del suo “stabilimento di carità cristiana”, a cura della Fondazione di partecipazione “Francesca Capece”. Seguono altre importanti pubblicazioni: I Maramonte di Terra d’Otranto. Cavalieri, baroni, conti per Congedo Editore, del 2013; L’alba di un sogno, la vita della duchessa Francesca trasposta in opera teatrale, sempre a cura della Fondazione Capece, del 2014; la Guida di Botrugno, ospitata nella pregevole collana Le Guide Verdi di Congedo Editore, del 2015. Di grande interesse anche i numerosi saggi ed articoli di carattere storico pubblicati sulla rivista Note di Storia e Cultura Salentina della sezione del Basso Salento della Società di Storia Patria per la Puglia. 

E fin qui ha scritto il Dario Vincenti giornalista. Un pensiero conclusivo voglio però affidarlo al Dario Vincenti amico del professore Papa: è difficile individuare il momento preciso in cui una conoscenza diventa amicizia; forse tra alcune persone questo passaggio avviene del tutto “naturalmente”, per “elettività”, senza un ben preciso inizio, soprattutto senza che ci sia una fine. Ecco perché ricorderò sempre Vito Papa come un amico, un prezioso amico, un compagno di viaggio  con cui ho percorso alcune tappe importanti e per me veramente eccezionali della mia vita. In particolare, ricordo l’esperienza maturata accanto a lui nel ruolo di Presidente dell’Ente “Capece”, il suo vedere gli alunni prima di tutto e al di sopra di ogni priorità, il suo spendersi senza risparmio di forze e di argomentazione per loro. Il suo ricordarmi che “niente è abbastanza quando viene fatto per la crescita personale, umana e culturale dei giovani”. Il messaggio era chiaro. E da allora, mai una richiesta proveniente dal mondo scolastico è stata da me e dal mio Consiglio di Amministrazione disattesa.

Questo è il mio Vito Papa. Questo è il Vito Papa che ringrazio per quanto mi ha dato umanamente e culturalmente. Questo è il Vito Papa che avrò sempre nel cuore.

 

Dario Massimiliano Vincenti