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Vito Papa: “I tagli causeranno disagi, ma le attività  scolastiche saranno garantite”

Le nuove disposizioni contenute nella riforma del sistema scolastico del ministro Gelmini preoccupa tutti gli addetti ai lavori e le famiglie, soprattutto per quanto riguarda i drastici tagli al personale in essa contenuti. In merito a questo ultimo punto è intervenuto il professor Vito Papa, dirigente scolastico del Liceo Ginnasio “F. Capece” di Maglie, una delle scuole più “popolose” in provincia di Lecce. Secondo Papa, i tagli previsti dalla riforma creeranno dei seri disagi, ma dall’altra parte è convinto che le attività scolastiche nel complesso non dovrebbero subire particolari conseguenze.
Professor Papa, i tagli al personale previsti dalla riforma Gelmini rischiano di mettere in ginocchio numerosi docenti e dipendenti scolastici che rischiano di rimanere senza uno stipendio. Che idea si è fatto in merito?
La situazione che si prospetta è decisamente preoccupante. I tagli di cui si parla nella riforma riguardano il personale Ata e ovviamente colpiranno anche i docenti precari, anche se questa ultima categoria non interessa direttamente il nostro istituto. La scuola vive e continuerà a vivere una stagione molto difficile e delicata; infatti, i tagli comporteranno delle riconversioni professionali che di certo non potranno non ripercuotersi negativamente sul sistema. Già da oggi stiamo assistendo purtroppo ad alcuni passaggi di cattedra piuttosto anomali. La scuola quindi ne soffrirà non poco. Per alleviare le difficoltà di questa situazione occorrerà fare in modo che le conseguenze non si abbattano sugli alunni, sui percorsi giornalieri, insomma sull’attività scolastica quotidiana.
Meno docenti significa classi più numerose, e inoltre diminuiranno anche impiegati e tecnici. Non crede che questo quadro possa bloccare il sistema delle attività di un istituto scolastico?
Riguardo il minor numero di docenti, già da quest’anno il Liceo “Capece” si presenterà con due classi costituite da 32 alunni e questo perché sono aumentati i parametri di formazione delle stesse, che finora era di 27 studenti per classe. Il blocco delle attività non rappresenterà comunque un rischio per il mio Istituto e per i licei in generale. Ciò che potremmo semmai affrontare è un’organizzazione che sicuramente sarà più complessa e che si svilupperà a ritmi un po’ più lenti; bisognerà adattarsi a questa nuova condizione, questa è l’unica cosa che dobbiamo fare. Credo comunque non esista il pericolo che le attività subiscano un arresto a causa dei tagli del personale. Sono altri gli aspetti a cui bisogna prestare molta più attenzione.
Si spieghi.
Per i licei questa riforma presenta delle novità positive. I tagli al personale, così come le altre disposizioni della riforma, non devono però impedire il perseguimento dei percorsi formativi e degli obiettivi finali che si aspettano i giovani e la società di oggi. La riforma segue in parte percorsi già avviati in precedenza, compresa la riduzione del personale, appunto, anche a livello sperimentale. Ciò che più preoccupa, però, è la mancanza di autonomia e di manovra che esistevano invece fino a oggi; di conseguenza le scuole sono limitate nelle loro azioni. Si pensi ad esempio ai finanziamenti che sono sensibilmente diminuiti e che hanno condizionato anche le iniziative intraprese negli anni scorsi.

 

Alessandro Chizzini