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Vito De Grisantis, un’eredità fondamentale per il Salento

“Un grande rimpianto per la perdita di monsignor De Grisantis, ma la serenità di averlo ancora accanto come guida spirituale”. Così lo ricorda don Gerardo Antonazzo, neo amministratore diocesano di Ugento – Santa Maria di Leuca 

 

Ci sono vite che lasciano il segno, ci sono eredità da gestire con grande umiltà. La morte di monsignor Vito De Grisantis (nella foto) è stata una grande perdita per la tutta collettività del Salento: per i credenti e anche per chi non lo è, perché la sua vita all’insegna dell’amore per il prossimo è un grande dono che ha lasciato come faro a cui guardare nella caotica vita che ogni giorno ci imprigiona. Non ha mollato mai, neppure quando, fiaccato dalla lunga sofferenza, sarebbe stato umano e logico che pensasse a sé, dopo aver lungamente pensato agli altri.

Si è spento il 1° aprile, di un’alba che lui non ha visto allontanarsi per lasciar posto al sole, nell’ospedale “Card. Panico” di Tricase. Le sue esequie sono state celebrate nel lunedì dell’Angelo, nel giorno che ricorda la visita delle donne al sepolcro di Gesù, mentre nei giorni precedenti un flusso costante di persone rendeva omaggio alla salma del vescovo di Ugento. Si dice che in 10mila siano andati a rendergli l’ultimo saluto: ragazzi, ragazze, uomini, donne, bambini, una folla disciplinata e anonima per la quale il vescovo rappresentava moltissimo. “Forse per il mondo non sei nessuno, ma per qualcuno sei tutto il mondo”, amava ripetere ai giovani sacerdoti della Diocesi di Ugento. Era una frase che lui aveva letto sul diario di una ragazza durante gli anni in cui insegnava religione. 
Vito De Grisantis, nato 20 agosto 1941, ordinato sacerdote nel 1965, vescovo dal 2000, tutti lo ricordano per l’emozione malcelata con cui annunciò la visita di Papa Benedetto XVI a Santa Maria di Leuca. Oggi lascia un testamento spirituale in cui è chiara la volontà di proseguire nel “Progetto Tobia”. In un territorio in cui il lavoro devi inventartelo, l’ultima iniziativa (in ordine di tempo) di monsignor De Grisantis è una vera e propria ancora di salvezza per tutti quei soggetti deboli che altrimenti non potrebbero accedere al credito. Si tratta di un fondo di solidarietà in cui confluiscono le donazioni delle istituzioni, dei cittadini, delle fondazioni bancarie e delle parrocchie, per finanziare progetti presentati da donne, ragazzi e uomini che hanno perso il lavoro. 
Oggi a gestire il grande patrimonio di umanità, vero lascito del vescovo di Ugento, è stato chiamato don Gerardo Antonazzo, parroco di Presicce, nominato amministratore diocesano della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca. Pienamente interprete del messaggio del vescovo, don Gerardo Antonazzo sottolinea l’indiscussa valenza del progetto sociale denominato Progetto Tobia. “Occorre cercare di coniugare sempre di più la fede e la vita cristiana con l’impegno sociale -afferma Don Gerardo- il Progetto Tobia, pensato per sostenere coloro che hanno perduto il lavoro o che sono in cerca di un lavoro da intraprendere, si muove in questa direzione. Il vescovo ha messo in cantiere quasi tutto il progetto, dobbiamo solo aumentare il fondo di garanzia. Lui stesso aveva donato 5mila euro e aveva invitato i sacerdoti a donazioni personali. La nostra diocesi ha messo a disposizione 50mila euro e attendiamo di conoscere le somme che raccolte dalle varie parrocchie. Monsignor De Grisantis ha lavorato notte e giorno a questo progetto, a cui teneva tanto”. 
Don Gerardo Antonazzo, nato a Supersano il 20 maggio 1956, in quanto amministratore diocesano ha ampie facoltà nel governo della diocesi sino alla nomina del nuovo vescovo, che avverrà presumibilmente nell’arco dei prossimi 6/7 mesi. Il suo percorso pastorale è di tutto rispetto. Sacerdote dal 1981, sino all’87 è stato educatore al Pontificio seminario Romano Maggiore e dall’87 al ’95 Rettore del Seminario vescovile di Ugento. Già vicario generale diocesano dal 6 gennaio 2010 fino alla morte di monsignor De Grisantis, la sua nomina ad amministratore diocesano era quasi naturale. Con la morte di De Grisantis si è aperto un nuovo cammino ma Don Gerardo è stato chiaro: proseguirà nella direzione del lascito spirituale del vescovo. 
 
Maddalena Mongiò