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Vita dura per i Rom del Campo “Panareo”

Si cerca una soluzione condivisa, dopo l’ingiunzione che prevede l’abbattimento entro un mese di alcune abitazioni giudicate irregolari 
 
Il dirigente del settore Urbanistica del comune di Lecce, Luigi Maniglio, dopo un’ispezione del nucleo di vigilanza edilizia nel Campo Sosta Rom “Panareo”, ha emesso un’ingiunzione con cui si ordina di abbattere entro un mese le “Campine” nelle quali abitano una ventina di famiglie, addebitando i costi ai residenti. 
Nell’ottobre 2009 il Consiglio comunale aveva adottato un regolamento per disciplinare l’utilizzo dell’area, ma ora siamo allo sgombero. Al momento dell’approvazione del regolamento, nel Campo Sosta “Panareo” furono censite 48 famiglie con 95 minori, per un totale di 200 persone. L’obiettivo era quello di disciplinare la sosta, ma anche di definire in quale misura i Rom avrebbero dovuto partecipare alle spese per la luce, lo svuotamento della fossa Imhoff (la vasca che raccoglie lo scarico dei sanitari in assenza di allaccio alla rete fognante pubblica) e per il consumo dell’acqua. Con questo stesso regolamento è stato stabilito che le problematiche di gestione sono demandate a una Commissione Intersettoriale del Comune che comprende il direttore dell’Istituzione per i Servizi Sociali; i dirigenti dei settori Servizi Sociali, Educazione, Formazione e Lavoro, Lavori Pubblici, Igiene, Randagismo, Urbanistica, Polizia Municipale; l’equipe socio-assistenziale referente dell’area di sosta; un rappresentante della comunità Rom (non come obbligo, bensì come a discrezione del presidente della Commissione). Proprio per questo l’assolo del dirigente del settore Urbanistico ha suscitato la protesta indignata del rappresentante del Campo Sosta “Panareo” che denuncia come questa mossa vanifichi un lavoro di anni. Il settore Lavori Pubblici ha provveduto alla costruzione di 16 nuovi nuclei abitativi che secondo il rappresentante del Campo sono inadeguati come numero e come soluzioni tecniche utilizzate. E non solo. Con la costruzione di questi alloggi si è tralasciata la bonifica delle Campine che permette a 14 famiglie e a 6 single di avere un alloggio. 
Antonio Carpentieri, del settore Servizi sociali del Comune di Lecce, manifesta qualche perplessità per il corto circuito tra uffici che ha penalizzato la concertazione, ma sottolinea che la decisione di Luigi Maniglio si è resa necessaria dopo che i controlli hanno evidenziato delle irregolarità. “Domani mattina -rassicura- incontrerò i responsabili della comunità, impegnandomi a trovare con loro delle soluzioni che permettano di risolvere questa situazione. Ma ritengo necessaria la compartecipazione di tutti i soggetti. Il Comune cercherà di fare un ulteriore sforzo economico per porre rimedio alla fatiscenza delle baracche acquistando, eventualmente, delle roulotte per i nuclei familiari presenti, come è già stato fatto per tre famiglie. Non è una situazione facile -conclude Carpentieri- perché nel comune di Lecce l’emergenza abitativa e la richiesta di alloggi è elevata, ma faremo il possibile, come abbiamo sempre fatto, per risolvere i problemi”. Piena solidarietà e vicinanza alle famiglie Rom arriva sal Sunia. “Risulta evidente -fanno sapere dal sindacato inquilini- che questa condizione dei Rom rappresenta l’ennesimo stato di difficoltà che nella città di Lecce vivono centinaia di famiglie in lista d’attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare. Da tempo incalziamo il Comune affinché ponga maggiore attenzione e interesse alle politiche abitative”. 
 
Maddalena Mongiò