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Vento contrario per Porto Miggiano

DA LEGAMBIENTE SOLO DUE “VELE” PER SANTA CESAREA
 
I lavori in corso nella località alle porte Città delle Terme della sono la causa del basso numero di riconoscimenti assegnati da Legambiente. Il sindaco Cretì: “Scempio? Tutto in regola”
 
Lo scorso 14 giugno Legambiente si è finalmente espressa sul numero di “vele” assegnate alle località balneari consigliate dalla stessa associazione ambientalista e che costituiranno poi la Guida Blu 2012. Se Melendugno è la nuova regina del Salento, con l’assegnazione del massimo riconoscimento (5 vele), e Otranto, Castro, Diso e Nardò mantengono il passo (4 vele), molto atteso era invece il verdetto per Santa Cesarea Terme, alla sua prima apparizione in questa speciale graduatoria. Sono state solo due, però, le “vele” per le quali Legambiente ha considerato meritevole la località costiera; una scelta motivata dallo “scempio sul litorale di Porto Miggiano” come ha affermato il presidente regionale di Legambiente. 
Il sindaco Daniele Cretì vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “È un fatto assolutamente positivo quello di essere entrati per la prima volta nella speciale classifica stilata da Legambiente. Se poi l’assegnazione di sole due vele è una conseguenza degli interventi su Porto Miggiano, allora posso dire di essere strafelice di aver raggiunto questo risultato, perché l’Amministrazione non ha fatto altro che mettere in sicurezza una falesia considerata pericolosissima per la pubblica e privata incolumità, nonché inserita dal Pai tra le zone ad alto rischio idrogeologico. Si tratta poi di un’opera che ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste dalle leggi; ben vengano quindi le due vele. Se poi singoli cittadini o associazioni ambientaliste ritengano che siano stati messi in atto degli illeciti, è bene che denuncino tutto alle autorità competenti; noi riteniamo comunque di essere nella legalità. Spero poi che la scelta di Legambiente non abbia connotati politici, così da costituire un monito per altre amministrazioni; non credo sarebbe il modo migliore per promuovere il territorio”.  
Legambiente stila annualmente questa classifica utilizzando come parametri di valutazione la salvaguardia dell’ambiente e la qualità dei servizi. Se sul primo punto Santa Cesarea è stata penalizzata, Cretì invece plaude all’efficienza della offerta turistica: “I nostri servizi sono migliorati grazie alla perseveranza degli uffici e degli stessi cittadini. Abbiamo ottenuto ottimi risultati soprattutto riguarda la raccolta differenziata e la pulizia delle spiagge e l’ingresso nella classifica di Legambiente ci sprona a fare meglio per il futuro”. 
 
Alessandro Chizzini