Dall’inquinamento al traffico: disagi, disservizi e lamentele nelle marine.
Una stagione estiva così tesa e ricca di proteste non si ricordava da tempo. Il clima che si percepisce nelle marine neretine è rovente, ma non solo per il solleone. Cittadini, turisti e bagnanti non risparmiano critiche di ogni genere: prima la paura per alcune chiazze di inquinamento avvistate lungo tutto il litorale e ingiustamente ritenute frutto degli scarichi fognari, poi le proteste per una stagione estiva priva di eventi di rilievo. Infine la questione del traffico automobilistico nelle stesse marine.
Quest’ultimo problema è nato dalla necessità di far convivere le esigenze di commercianti ed automobilisti, che auspicano il libero transito soprattutto in piazza Nardò a Santa Maria al Bagno, con quelle dei villeggianti, che viceversa sperano nella quasi completa abolizione della circolazione degli autoveicoli nelle marine. Questione di punti di vista dunque, con il sindaco Antonio Vaglio costretto a mediare, senza successo, tra l’una e l’altra posizione. Il frutto di questa mediazione ha portato da una parte alla reintroduzione del doppio senso di marcia nella piazzetta di Santa Maria, ma dall’altra al divieto di traffico dalle 21 alle 4 del mattino. Un divieto spesso poco rispettato dagli automobilisti, al punto da creare veri e propri scontri con i villeggianti. La scorsa settimana, il surriscaldarsi degli animi ha richiesto l’intervento degli stessi carabinieri che, tra gli applausi della folla, hanno comminato una trentina di multe.
Non va meglio a Santa Caterina, dove i cittadini hanno a più riprese segnalato da un lato le cattive abitudini degli automobilisti, pronti a parcheggiare in qualsiasi punto libero, in barba ai divieti esistenti, dall’altro la scarsa presenza della Polizia Municipale. Al di là degli inviti alla calma, da rivolgere indistintamente a bagnanti, turisti e residenti, ciò che ci si aspetta è una rapida risoluzione di tali problemi ed una maggiore opera di vigilanza (naturalmente nei limiti delle risorse a disposizione). Se non si corre presto ai ripari, infatti, l’arrivo dell’alta stagione ed il relativo aumento delle folle balneari comporteranno sicuramente una crescita dei disagi e delle proteste.
Alessio Palumbo