Cerca

Un’erosione inarrestabile

La situazione delle spiagge pugliesi e in particolare di quelle salentine è prossima alla catastrofe, soprattutto dopo le recenti mareggiate. Interventi urgenti sono stati programmati nei prossimi giorni dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Lecce
 
Fra poco non ci sarà più nulla da erodere. La sensazione di impotenza, dopo le mareggiate di inizio anno, si fa sempre più consistente e va di pari passo con la frustrazione degli operatori balneari. Una situazione grave tanto da spingere finalmente le istituzioni a dare un segnale. Nei giorni scorsi infatti a Palazzo Dei Celestini, l’assessore regionale Fabiano Amati ha presentato alla Provincia di Lecce le linee guida del protocollo elaborate da parte della Regione Puglia: “Il nostro impegno è costante -ha ribadito Amati- tanto che per la prima volta in Puglia abbiamo il Piano di Tutela delle coste che è necessario per intervenire in maniera mirata e coordinata. Sino ad ora gli interventi erano lasciati ai singoli Comuni. Il mare non conosce confini amministrativi. Per garantire una gestione integrata della costa ai diversi livelli territoriali, tutti gli interventi di natura pubblica o privata di mitigazione del rischio di erosione e dissesto per le coste basse pugliesi di competenza dell’Autorità di Bacino, dovranno risultare coerenti con le linee guida e con quanto contenuto nel Piano Regionale delle coste. Si tratta di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticità delle coste basse della Puglia di competenza dell’Autorità di Bacino”. 
Il problema naturalmente deve essere affrontato anche dal punto di vista economico: “Provincia e comuni -ha spiegato Amati- devono partecipare secondo la regola di proporzionalità in base ai bilanci programmando interventi nell’ambito della più complessa dinamica meteo-marina. La successiva attività operativa -ha concluso- si organizzerà su diverse fonti di finanziamento: quelle che speriamo di poter mettere in campo come Regione Puglia, quelle che le province e i comuni destineranno alle opere di questo tipo, prevedendo anche un intervento da parte di privati, che hanno tutto l’interesse a realizzare opere di questo tipo”. 
Anche chi lavora con le spiagge sarà parte della concertazione: gli operatori verranno convocati a fine mese per la prima volta in Regione in una riunione in cui chiederanno soprattutto la semplificazione amministrativa e che non vengano revocate le concessioni demaniali ridotte a causa dell’erosione. Intanto sulla questione si muove anche il comune di Lecce: il sindaco Paolo Perrone si è recato a Spiaggiabella per incontrare gli operatori balneari delle marine di Frigole, Torrechianca e Spiaggiabella. Si è deciso di riunire subito i comuni appartenenti all’unità fisiografica e avviare l’iter per una progettazione unitaria. “È quanto mai necessario -ha commentato il primo cittadino di Lecce- convocare urgentemente i comuni che, nella suddivisione delle linee guida regionali di riferimento, rientrano nella stessa unità fisiografica di Lecce. E quindi, i comuni delle province di Lecce e Brindisi compresi da Capo Torre Cavallo a Capo d’Otranto Il Comune di Lecce è pronto a organizzare subito un tavolo di confronto, per individuare concretamente una progettazione unitaria, che l’unità fisiografica provvederà a presentare alla Regione. Nelle nostre intenzioni, c’è l’obiettivo di capire chi e in che modo potrà lavorare su soluzioni certamente più evolute e risolutive rispetto alle esistenti”.