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Una Taranta d’Oltremare

Nominato il nuovo maestro concertatore della prossima kermesse estiva sulla musica popolare: sarà il compositore Ludovico Eimaudi. 
 
Habemus Einaudi. Sarà Ludovico Einaudi il maestro concertatore della prossima edizione 2010 della Notte della Taranta, la manifestazione estiva che raccoglie i talenti più interessanti della musica etno-popolare salentina, contaminandoli, nel corso del concertone finale, attraverso influenze con la musica italiana e internazionale. Dal palco degli Agostiniani sono passati artisti come Stewart Copeland, ex batterista dei Police, e la cantante Noa, ma possiamo star pure certi che le sorprese non sono finite.
La presenza di Einaudi è stata confermata in questi giorni, dopo un incontro con il creatore della “Taranta”, il politico Sergio Blasi, che ha presentato il compositore presso la mediateca “Peppino Impastato” di Melpignano, paese dove si svolge l’attesa kermesse musicale, insieme con Luigino Sergio, presidente dell’Unione della Grecia Salentina, e Sergio Torsello, direttore artistico del festival. Ludovico Einaudi non è nuovo a esperienze con la musica etnica. Infatti, il celebre compositore ha elaborato, in passato, due progetti musicali con l’armeno Gasparian e con musicisti africani del Mali. Ma la novità di questa Notte della Taranta sarà la musica elettronica, che parte dal retroterra culturale di quest’artista, e che farà il suo ingresso attraverso musicisti dell’area mediterranea, come ad esempio il turco Mercan Dede, una vecchia conoscenza per Einaudi, con cui questi ha già collaborato: secondo Eianudi, lo spiazzo vicino al convento degli Agostiniani di Melpignano si trasformerà per l’occasione in un immenso rave, in cui mostrare il proprio lato meno conosciuto.
A prima vista, Ludovico Einaudi è l’uomo perfetto per la Taranta, dato che definisce la sua musica “colta e senza intellettualismi”, oltre che proveniente dalla “grande tradizione popolare, dai Beatles ai ritmi africani”: un cosmopolita catapultato in un eclettico Salento, terra di confine tra due mari, tra Oriente e Occidente, protesa verso l’Africa ma saldamente incollata all’Europa. 
Ludovico Einaudi, però, è celebre per la sua carriera di musicista classico, iniziando con composizioni orchestrali e da camera, che sono state eseguite tra l’altro al Teatro alla Scala, al Lincoln Center di New York e nella Queen Elisabeth Hall. Ha scritto per la musica e il teatro, senza disdegnare composizioni ed esecuzioni di musica leggera.
La Notte della Taranta si tiene quest’anno dal 13 al 26 agosto, mentre il concertone finale sarà il 28 agosto: il tutto costerà oltre 800mila euro, di cui 200mila finanziati dalla Regione Puglia. Negli anni, abbiamo visto alternarsi diversi maestri concertatori, ognuno dei quali ha dato una propria impronta al festival: molto importanti a questo proposito gli ultimi due con diritto di replica, Ambrogio Sparagna e Mauro Pagani, che hanno tracciato un’indelebile impronta personale, soprattutto negli anni del boom della kermesse. A Einaudi sarà affidato un particolare compito, quello di risollevare le presenze, calate di circa 50mila unità tra il 2008 e il 2009, anche se cifre esatte non possono essere stilate, dato che non esiste un censimento delle presenze. E, probabilmente la curiosità, sicuramente la fama del compositore, potrebbero contribuire a quest’opera.