Per errore non vengono convocati per la stipula del contratto e Arca Sud Salento gli intima di lasciare un alloggio di cui sono legittimi assegnatari: da Codici Lecce una storia a lieto fine (per ora)
A poco più di un mese dalle elezioni amministrative la campagna elettorale è in pieno fermento, con i sette candidati sindaci che girano quotidianamente i quartieri della città incontrando cittadini, commercianti e associazioni. Su tutti, la lotta alla povertà e la soluzione del problema casa sono certamente i temi per i quali i leccesi chiedono soluzioni rapide, in particolare coloro che sono legittimamente destinatari di alloggi popolari ma non riescono ad entrare in possesso degli stessi a causa di cavilli burocratici.
È il caso di una coppia di coniugi con quattro figli (di cui tre minori) che si è rivolta all’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino di Lecce in quanto già da decenni in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare e che a seguito del decesso dell’assegnataria dell’immobile dagli stessi occupato in Lecce, chiedeva il riconoscimento del diritto al subentro perché facente parte del medesimo nucleo familiare, in osservanza della Legge Regionale. L’odissea della coppia in questione è iniziata quando, dopo essersi rivolti più volte presso gli uffici dell’Arca Sud Salento (ex Iacp), veniva loro ingiustamente negata la regolarizzazione della posizione amministrativa e, conseguentemente, intimato il rilascio dell’immobile tramite l’Ufficiale Giudiziario.
Con determina del 14 luglio scorso, il Comune di Lecce assegnava definitivamente l’alloggio alla famiglia che sarebbe dovuta essere convocata da Arca Sud entro 30 giorni per sottoscrivere il contratto. Sarebbe, infatti, perché il 2 novembre, dopo un formale sollecito a dar luogo alla convocazione, l’ente chiedeva alla famiglia di liberare l’alloggio entro 6 giorni pur sapendo che la famiglia era l’unica legittima assegnataria dell’immobile. Su iniziativa degli avvocati Stefano Gallotta e Giovanni De Donno dell’associazione Codici, nei giorni scorsi il Tribunale di Lecce ha sospeso il rilascio avviato da Arca Sud, ritenendo che alla famiglia in questione è la legittima assegnataria dell’alloggio e l’ente ha l’obbligo di convocare gli interessati, non avendo alcun potere discrezionale in merito. Convocazione di cui al momento non è giunta ancora notizia agli interessati.
“in questa situazione di estrema emergenza abitativa -ha affermato a riguardo l’avvocato Gallotta- ogni iniziativa per il rilascio degli alloggi di residenza pubblica deve essere sottoposta a un vaglio estremamente scrupoloso e attento. Ora attendiamo l’immediata convocazione per la stipula del contratto, in ottemperanza a quanto prevede la normativa, senza ulteriori intoppi. Protraendosi tale situazione illegittima, valuteremo ogni ulteriore iniziativa, anche in sede penale”.