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Un week-end alla scoperta dei tesori nascosti del Fai

A Lecce il Fondo Ambiente Italiano trova sede nel Must e domenica 24 marzo apre ai visitatori il Monastero delle BenedettineĀ 

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Torna la XXI edizione delle ā€œGiornate di primaveraā€ del Fai (Fondo Ambiente Italiano), che nelle giornate del 23 e del 24 marzo aprirĆ  in tutta Italia alcuni monumenti architettonici del nostro territorio di grande importanza e bellezza, solitamente non accessibili al pubblico. I luoghi di pertinenza della delegazione di Lecce che saranno aperti al pubblico sono tre. A Lecce, il Convento e Chiesa di San Giovanni Evangelista, anche conosciuto come monastero di clausura delle suore Benedettine, in via dei Mesagnesi, vicino alle Officine Cantelmo, sarĆ  aperto domenica 24 negli orari 10/13 e le 15.30/18. Un percorso speciale sarĆ  riservato agli iscritti al Fai e a quanti sottoscriveranno l’iscrizione sul posto. Nel comune di Lequile il convento e la chiesa di S. Francesco d’Assisi sarĆ  aperto al pubblico domenica con orario 10/12.30 e 15.30/17.30, mentre l’ingresso dalle 10 alle 12.30 di sabato sarĆ² riservato alle scuole e agli iscritti. Infine l’Abbazia Santa Maria di Cerrate, sulla provinciale Squinzano-Casalabate, sarĆ  aperta in entrambe le giornate con orario continuato dalle 10 alle 18.Ā 

Il Fai ĆØ una fondazione senza scopo di lucro, che lavora per tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio artistico e il paesaggio naturale italiano, e opera grazie al sostegno di istituzioni, aziende e privati cittadini. E adesso avrĆ  anche un posto all’interno della cittĆ  nel Must, Museo Storico di Lecce, dove il 14 marzo si ĆØ tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Hanno preso parte all’incontro la capodelegazione del Fai di Lecce, Rossella Galante Arditi di Castelvetere, la vice presidente della Provincia Simona Manca, il sindaco di Lecce Paolo Perrone e il primo cittadino di Lequile Antonio Caiaffa. ā€œLa cittĆ  di Lecce -ha dichiarato Perrone- vuole ringraziare il Fai per lā€™attivitĆ  che svolge nel nostro territorio. Per questa ragione riteniamo che il Fondo Ambiente Italiano avesse diritto ad aver casa all’interno del Must che rappresenta il fulcro di ciĆ² che sarĆ  l’attivitĆ  culturale di questa cittĆ  e fino all’anno della candidatura di Lecce a Capitale della cultura, nel 2019ā€.

Valentina ZammaranoĀ 

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