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Un Progetto per la vita

Ottimo bilancio per “Progetto Martina: parliamo ai giovani di tumori”, iniziativa del Lions Club per informare gli allievi delle scuole superiori del territorio sulle modalità di lotta ai tumori e sull’importanza della diagnosi tempestiva 

 

Lo scorso 3 giugno presso l’Albergo Palazzo di Santa Cesarea Terme si è tenuto il convegno conclusivo della IV Circoscrizione (Lecce-Brindisi-Taranto) del distretto Lions 108 AB su “Progetto Martina: parliamo ai giovani di tumori”, ispirato all’eredità morale di Martina, una ragazza morta a causa di un tumore mammario, che nel suo testamento ha chiesto espressamente che “i giovani vengano educati ad aver maggior cura della propria salute”. Il progetto è condotto da anni da medici aderenti ai Lions e intende dare agio a un sistema informativo-formativo in merito della diagnosi precoce di alcuni tumori. I medici Lions hanno incontrato, infatti, migliaia di studenti delle scuole superiori della provincia di Lecce (Liceo Scientifico “G. Vanini”, Itc “De Viti De Marco” e Iis “F. Bottazzi” di Casarano; Liceo Classico/Scientifico “Don T. Bello” di Copertino; Liceo Scientifico “Q. Ennio” di Gallipoli; Liceo Artistico “Pellegrino” e Liceo Scientifico “Banzi” di Lecce; Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, Itc “C. De Castro” e ISPA di Maglie; CRIS – Centro Ricerche Istruzione Formazione e Sviluppo di Poggiardo) e Taranto (It “L. Einaudi” di Manduria; Liceo Scientifico “De Ruggeri” di Massafra). 

Gli incontri sono articolati con la seguente metodologia operativa: incontri programmati e lezioni non frontali ma paritarie, in cui dermatologi, oncologi, ginecologi, urologi e senologi, scelti dai Lions Club delle varie città in base ad affidabilità professionale e chiarezza espositiva, si affiancano agli studenti con il compito di impartire utili nozioni di clinica e di prevenzione, impiegando un linguaggio semplice, diretto e non privo di elementi provenienti dallo slang giovanile. Gli obiettivi principali del progetto sono fornire la giusta conoscenza per la prevenzione e presentare le strategie di lotta ai tumori più frequenti tra i giovani e a quelli che sono legati a fattori di rischio (fumo, alcool, rapporti sessuali occasionali non protetti, ecc.). La questione prioritaria è e resta, pertanto, informare i più giovani sulle modalità di lotta ai tumori, sulla possibilità di evitarne alcuni, sull’opportunità della diagnosi tempestiva e sulla necessità di impegnarsi in prima persona. 

A tutto questo si affianca anche la necessità, da parte dei medici e da parte degli istituti scolastici, di monitorare il grado di apprendimento degli studenti riguardo alle questioni cruciali del progetto. Mediante la compilazione di un questionario di apprendimento-gradimento si può osservare la risposta di ogni studente agli stimoli informativi del progetto. E la valutazione dei questionari ha dato risultati soddisfacenti: la maggior parte degli studenti (il 96%) ha compreso che è possibile ridurre il rischio personale di avere un tumore modificando in modo opportuno il proprio stile di vita. È significativo, poi, la percentuale dei ragazzi che ha dichiarato di non essere rimasta impaurita o spaventata dai temi degli incontri. Trasmettere la giusta tranquillità è, indubbiamente, un altro obiettivo del progetto. La conoscenza dei mezzi con cui riconoscere o affrontare una malattia permette, infatti, di vivere con maggiore consapevolezza, e quindi con maggiore serenità.

 

Massimo Gravante: “I giovani devono imparare a ‘leggere’ il linguaggio con cui una malattia può manifestarsi”

 

Educare i giovani a considerare la vita un bene prezioso e a sentirsi impegnati personalmente nella sua difesa è un impegno prioritario dei Lions, e il Progetto Martina si propone proprio l’obiettivo di informare e formare i ragazzi delle scuole superiori sui temi della prevenzione e della diagnosi precoce. “Imparare le modalità con cui una patologia può manifestarsi è un passo molto importante -ha sottolineato il dottor Massimo Gravante, dermatologo e venereologo, coordinatore della IV Circoscrizione-. Ma perché si possa giungere a risultati soddisfacenti è necessario che il messaggio di prevenzione sia reiterato nel tempo e che si comunichi l’importanza della diagnosi precoce a ogni generazione. Le lezioni contro il silenzio sono lezioni in cui i medici si ritrovano accanto ai giovani e giovanissimi per insegnare loro a ‘leggere’ il linguaggio con cui una patologia può manifestarsi. È per questo che voglio ringraziare a nome dei medici Lions -conclude Gravante-, i dirigenti dei numerosi istituti che hanno partecipato all’iniziativa”. 

Grazie a questo importante percorso di conoscenza e consapevolezza dei rischi di alcuni comportamenti, i risultati dei 2mila questionari si sono dimostrati confortanti: la maggior parte dei ragazzi ha risposto, infatti, in maniera significativa alle domande poste, il che porta a pensare che non solo l’iniziativa sia utile e necessaria, ma che bisogna assolutamente continuare a credere nel progetto e nell’importanza della diagnosi precoce. 

 

Federica Miggiano