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Un Natale in allegria

I volontari dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” Onlus si stanno preparando a passare le festività natalizie con i piccoli pazienti dei reparti di Pediatria e Psichiatria degli ospedali di Lecce, Galatina, Gallipoli, Casarano e Tricase. La loro specialità? La clownterapia, per portare allegria a chi, a Natale, più di tutti ha il diritto di sorridere

 

Ci sono persone che quest’anno passeranno un Natale diverso dal solito. Per loro niente cenoni in famiglia, niente presepi, niente viaggi e feste. Solo tristezza e malinconia, tanta malinconia, in un momento come il Natale in cui tutti hanno (o avrebbero) il diritto di essere felici. Tra queste persone ci sono i poveri, i senzatetto ma ci sono anche i pazienti ricoverati negli ospedali della provincia di Lecce. E tra questi sono soprattutto i bambini quelli che più di tutti hanno bisogno di sentire intorno a loro un clima di gioia e di allegria, cosa questa un po’ difficile in un ospedale. 

Fortunatamente per loro ci sono i volontari di associazioni come la Onlus “Cuore e mani aperte verso chi soffre” guidata dal cappellano dell’ospedale “Vito Fazzi”, don Gianni Mattia. Don Gianni è un prete un speciale che, oltre a gestire la cappella del “Fazzi”, la casa d’accoglienza “Santa Caterina Labourè” (che accoglie i parenti dei degenti), il gruppo “Carità e preghiera” (che assiste i malati) e coordinare la realizzazione di una casa di accoglienza in Tanzania, quando occorre è pronto a travestirsi da pagliaccio e, insieme a suoi ragazzi, a portare il sorriso ai piccoli pazienti dei reparti di Pediatria e Psichiatria negli ospedali di Lecce, Galatina, Gallipoli, Casarano e Tricase. Sono infatti circa 170 i “Patch Adams” (il medico ideatore della clownterapia, i cui benefici per il benessere dei pazienti sono universalmente riconosciuti) attivi in Salento e, come tutti gli anni, nel corso delle festività natalizie saranno accanto ai piccoli pazienti per farli divertire e fargli dimenticare così la tristezza e la malinconia. Nello specifico i volontari saranno in Pediatria e in Psichiatria sia il 24 che il 25; inoltre la sera della Vigilia un gruppo di clown passerà a fare gli auguri ai pazienti di Psichiatria mentre il giorno di Natale sempre un gruppo di loro pranzerà con gli stessi pazienti. 

Ma il loro lavoro non finisce in corsia: dal maggio 2012 l’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre” possiede un’ambulanza speciale (la “Bimbulanza”), ideata e attrezzata per il trasporto di piccoli pazienti in tutta Italia e all’interno della quale, oltre al personale medico, c’è sempre posto per un clown. Ed è in arrivo il “Sorrisinbus”, un pulmino colorato come la Bimbulanza, con il quale i volontari andranno a fare clownterapia a domicilio ai bambini che, per motivi di salute, non possono spostarsi da casa. 

 

Don Gianni Mattia: “Presepi, musica, canti e balli: vi porto nel mio Natale in corsia”

 

L’operosità inarrestabile di don Gianni Mattia ha fatto sì che anche quest’anno il Natale degli ospedali salentini fosse zeppo di eventi. “Porteremo Babbo Natale -promette- nei vari reparti pediatrici. Ci stiamo informando su quanti e quali bambini saranno ricoverati quel giorno”. Ma diverse iniziative sono in programma anche negli ospedali di Galatina, Gallipoli, Casarano e Tricase. “La nostra associazione -prosegue- ha anche un gruppo interno che si chiama ‘Gruppo carità e preghiera’, che quest’anno ha organizzato il pranzo di Natale e di Capodanno presso la mensa dei poveri (nei pressi della Camera di Commercio di Lecce, ndr). Il giorno di Natale, siccome la mensa è chiusa, allestiremo lì un tavolo riservato ai pazienti di psichiatria. Porteremo bibite, dolci, antipasti, piatti rossi e cappelli di Babbo Natale per tutti. In genere vengono a trovarci anche i familiari”. 

Don Gianni descrive minuziosamente gli eventi allestiti nelle varie corsie per queste festività. “Ma non solo a Lecce”, ripete spesso. “A Casarano ad esempio -ci racconta- è partito un progetto che si chiama ‘Con il naso rosso tutto mosso’: partendo da questo slogan abbiamo insegnato ai pazienti a costruire aquiloni, cassettine natalizie, alberi. Un percorso analogo è stato realizzato a Galatina, dove i pazienti hanno costruito le palline di Natale e decorato l’albero”. 

Ci viene un dubbio, riguardante il rischio che attività volontaristiche possano, senza volerlo, intralciare il lavoro del personale medico. Su questo don Gianni non ha dubbi: “No, con i medici c’è un buon rapporto -ci confessa- e anche coi familiari dei pazienti il rapporto è ottimo, ci accolgono e ci ringraziano ogni volta. Le faccio un esempio. A Natale, prima di portare un regalino ai bambini delle varie pediatrie, ci informeremo prima di procedere. Il nostro sarà più un messaggio di speranza: non sapendo che patologie ci sono, non possiamo ad esempio portare cioccolatini e magari alcuni bambini hanno l’acetone o il diabete”. 

Il messaggio è chiaro: allietare dei giorni che non per tutti rappresentano momenti di gioia e divertimento. Ma don Gianni è un fiume in piena, e il tempo per abbattersi non lo trova affatto. “Dimenticavo -conclude-: stiamo organizzando anche un concerto di Natale presso il reparto di Psichiatria. Avremo con noi un chitarrista e un gruppo di ballerini di break dance. Il 26 dicembre invece faremo un giro tra i reparti, portando Gesù Bambino a tutti gli ammalati. E poi la nostra associazione si farà carico di un altro bellissimo impegno: consegneremo le mille gru di carta. Conoscete la leggenda giapponese?”. 

 

Stefano Manca