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Un futuro equo e solidale per il Salento

In attesa della seconda edizione di “Sé-Menti in Festa”, il 25 marzo a Marittima prenderà una rassegna di seminari dedicati al commercio e al consumo sano e solidale, al volontariato e al contrasto alla povertà 

 

La Bottega Equo-solidale di Marittima, in collaborazione con la Parrocchia San Vitale, presenta anche quest’anno un calendario ricco di iniziative e di novità. Una serie di eventi volti a sensibilizzazione verso un consumo più responsabile, ad un mercato alternativo e alla conoscenza del commercio equo-solidale e sociale. Direttore generale del sodalizio è Antonio Casciaro, che insieme agli altri giovanissimi componenti (Francesco Casciaro, Giovanni Minonne, Matteo De Rinaldis, Clementina Nuzzo, Francesco Minonne, Fabiana Don Francesco, Riccardo Accogli, Giovanni Loredo) hanno presentato un nuovo interessante progetto in preparazione alla seconda edizione di “Sé-Menti in Festa” prevista per il 3 agosto prossimo. 

In particolare l’Associazione si propone di informare la comunità riguardo i vantaggi del mercato equo e solidale, anche sulla base della condizione di povertà diffusa in cui anche il nostro territorio si ritrova, indirizzando i cittadini verso una sana e corretta alimentazione e la pratica del volontariato. Per tale motivo è stato ideato un ciclo di seminari presso l’Auditorium “Pietre Vive” di Marittima, tenuti da esperti del settore. Ogni seminario avrà come riferimento alcuni spunti della Dottrina Sociale della Chiesa in relazione agli argomenti proposti. 

Il primo appuntamento dal titolo “I nuovi confini della povertà. Resoconto dell’indice di povertà in Italia e nel mondo” è fissato per il 25 marzo e sono previsti gli interventi di Serena Quarta, docente di Sociologia e metodologia della ricerca sociale presso l’Università del Salento, e delle Suore Alcantarine di Maglie. A seguire, il 22 aprile “La felicità è un muscolo volontario. Il ruolo del volontario nella società”, incontro al quale prenderanno parte Luigi Circhetta, pedagogo ed esperto di Sociologia del volontariato, e Andrea Villani, volontario della Caritas idruntina. Il terzo convegno dal titolo “Il mercato che supera il pregiudizio. Cooperative sociali e inserimento lavorativo di persone svantaggiate” si terrà il 20 maggio ed affronterà il tema del sostegno verso i soggetti socialmente svantaggiati al fine di un loro reinserimento nell’ambiente sociale e lavorativo per superare i pregiudizi; interverranno Rosa Vaglio e Angelo Colleopazzo, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione “Diritti a Sud”. 

Il 17 giugno il seminario “Equità e solidarietà in un nuovo mercato. Consumo critico e commercio equo-solidale” tratterà i vantaggi della scelta di un mercato alternativo e vedrà la partecipazione di Mariateresa Pecchini, vicedirettrice di “Botteghe del Mondo”. L’ultimo appuntamento dal titolo “Mens sana in corpore sano. Gusto equo-solidale e bio” è fissato per l’8 luglio, con l’intervento di Milena Mastria (ispettrice BIOS), la quale parlerà di alimentazione corretta con riferimento al vantaggio qualitativo dei prodotti equo-solidali. 

Tutti i seminari inizieranno alle 19.15, vedranno la partecipazione di Francesco Casciaro, vicedirettore della Bottega equo-solidale Marittima e saranno moderati dalla dott.sa Fabiana Don Francesco. Per maggiori notizie e dettagli sull’attività e sui seminari si può visitare il sito web dell’Associazione equo marittima.jimdo.com e la pagina Facebook. 

 

Un trend in crescita in Italia, in attesa della legge ad hoc 

 

Ogni italiano spende in media ogni anno un euro e 50 centesimi in prodotti del commercio equo, molto poco considerando che in Europa l’Italia è davanti soltanto a Spagna e Repubblica Ceca per spesa pro capite in commercio equo. Il nostro paese è dunque molto lontano da Paesi molto più “virtuosi” come la Svizzera (58 euro), l’Irlanda (50 euro) e il Regno Unito (38 euro). 

Tuttavia, il mercato italiano registra di anno in anno un trend positivo in crescita: Fairtrade, il principale marchio di certificazione del commercio equo al mondo (quello, per intenderci, dell’omino nero su sfondo verde e blu) nel 2015 ha fatturato nel nostro paese 99 milioni di euro di vendite, registrando un incremento del 10% per le 145 aziende certificate Fairtrade che commercializzano -soprattutto nella grande distribuzione- circa 700 prodotti diversi, dalle banane (10mila tonnellate nel 2015, il 50% del volume complessivo) al caffè passando per il cotone. 

Intanto il 3 marzo 2016 la Camera dei deputati ha approvava con 282 voti favorevoli la proposta di legge n. 2.272 “Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale”. In attesa che la proposta diventi legge a tutti gli effetti, una decina di Regioni (tra cui anche la Puglia) hanno deciso di prendere l’iniziativa legiferando a livello locale, insieme ad altrettanti Comuni. 

 

Clara Scarciglia