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Un Consiglio speciale per Palazzo Carafa

All’indomani del ballottaggio che ha sancito la vittoria di Salvemini si delinea il profilo della nuova Assise, con l’incognita dell’ “anatra zoppa” e dell’intervento del Consiglio di Stato  

 

Un risultato eclatante quello di Carlo Salvemini dopo il ballottaggio che lo ha visto incoronare nuovo sindaco di Lecce ma che porta con sé non poche incertezze legate ai numeri. Quello dell’ “anatra zoppa” è, difatti, uno scenario reale, tale per cui al centrodestra dovrebbero andare 17 consiglieri contro i 14 del centrosinistra, visto che le liste a supporto di Mauro Giliberti hanno vinto al primo turno, lasciando in tal modo Salvemini in una situazione alquanto precaria. 

Situazione che potrebbe essere chiarita dalla giustizia amministrativa, che ha risolto diversi contenziosi generati dall’interpretazione dell’articolo n. 73 del Testo Unico degli Enti Locali che disciplina l’assegnazione del premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi dopo il secondo turno. L’ultimo in ordine di tempo S. Benedetto del Tronto in cui il Consiglio di Stato, tra il principio di rappresentatività (il peso delle liste al primo turno) e quello di governabilità (l’esigenza di una maggioranza per realizzare l’azione amministrativa), ha privilegiato il secondo.

Di certo c’è che nel nuovo Consiglio comunale sui banchi della maggioranza siederanno per “Lecce Città Pubblica” Cosimo Murri Dello Diago, Silvia Miglietta, Gabriele Molendini e Natasha Mariano Mariano; per il Partito Democratico Sergio Signore, Paolo Foresio, Antonio Rotundo, tutti e tre uscenti e riconfermati, più Paola Povero; per la lista “La Puglia in più” del senatore Dario Stefano, siederà in aula Saverio Citraro mentre “Una buona storia per Lecce” dell’avvocato Giuseppe Fornari, porterà in aula Angela Maria Spagnolo.

Della maggioranza faranno poi parte gli eletti con le liste che al primo turno sostenevano Alessandro Delli Noci, che oggi è vicesindaco: Marco Nuzzaci dell’Udc, Marco Giannotta per “Un’altra Lecce”, Marco De Matteis per “Sveglia Lecce”.

La minoranza sarà invece composta dall’unico e primo eletto con il Movimento 5 Stelle Fabio Valente mentre per il centrodestra oltre a Giliberti ne faranno parte Paolo Perrone, Gaetano Messuti, Luca Pasqualini, Andrea Guido, Attilio Monosi, Angelo Tondo e Severo Martini per Direzione Italia; per “Grande Lecce”, lista riferita a Roberto Marti, Antonio Finamore, Alberto Russi e Paola Gigante. Per Forza Italia Luciano Battista, Paride Mazzotta e Federica De Benedetto. Fratelli d’Italia sarà invece rappresentata da Miche Giordano, già assessore con il primo Perrone e Giorgio Pala. Bernardo Monticelli Cuggiò siederà in Aula per “Lecce città del mondo”. 

 

Pasquale De Santis