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“Un bilancio programmatico senza libertà di scelta”

Le difficoltà economiche e l’introduzione dell’Imu sono state le principali cause per la redazione di un documento di programmazione dettato da scelte obbligate 
 
La pesante crisi economico-finanziaria che sta attanagliando Italia ed Europa influenza negativamente anche, e forse soprattutto, le attività amministrative. Ne sa qualcosa il Comune di Maglie che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio programmatico lavorando in un clima non privo di incertezza, come afferma tra l’altro anche il sindaco Antonio Fitto: “Ad oggi, possiamo esprimere soddisfazione per essere riusciti a redigere e a chiudere il bilancio, perché su alcuni aspetti tecnici abbiamo riscontrato molta incertezza, come riguardo i trasferimenti del fondo dell’equilibrio; in questo caso sappiamo dove si concentreranno i tagli, ma non possiamo conoscere con esattezza il loro ammontare”. 
Le maggiori difficoltà sono state però rappresentate dall’introduzione dell’Imu: “Non è possibile stabilire quanto questa imposta inciderà sui bilanci comunali; è difficile prevedere il peso della sua entrata e per questo il governo centrale ha concesso ai comuni la possibilità di modificare entro il 30 settembre le aliquote fissate”. Con queste difficoltà valutative, la redazione del bilancio non ha lasciato molta discrezione all’Amministrazione comunale: “Più che un documento programmatico, abbiamo elaborato un documento tecnico che ci ha costretto a fare delle scelte quasi obbligate; una situazione che ho avuto modo di condividere anche con altri sindaci e assessori al Bilancio. Anche nel settore delle opere pubbliche, soggette a finanziamento, non abbiamo avuto campo libero. Mi auguro che negli anni successivi sia possibile avere più libertà e quindi redigere un bilancio che risponde meglio alle finalità delle pubbliche amministrazioni. Per quest’anno ci accontentiamo di far quadrare i conti e riuscire a capire come far funzionare il sistema dell’Imu”. 
Nelle parole del primo cittadino magliese non è poi mancato un tono polemico nei confronti delle istituzioni nazionali: “Il governo italiano ha dimostrato di avere poca conoscenza sulle reali situazioni dei bilanci dei comuni. Proprio per questo, l’Anci aveva organizzato una protesta nei confronti dell’esecutivo che si sarebbe dovuta trasformare in un incontro con i sindaci. L’appuntamento era a Venezia per gli ultimi giorni di maggio, ma il terremoto in Emilia-Romagna ha fatto cambiare i piani. Mi auguro comunque che si possa presto riprendere il discorso, così da avviare qualcosa di positivo per il prossimo anno”. 
 
(A.C.)